Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 44 del 17/01/2008

IL SONDAGGIO Sì o no alla carne clonata?

17 Gennaio 2008
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    IL SONDAGGIO

L’Agenzia europea per la sicurezza alimentare ha avviato una consultazione per comprendere cloni_hp_sondaggio.jpgse esistono controindicazioni al consumo. Una decisione che ha provocato un vespaio di polemiche: la maggioranza degli italiani sarebbe contraria ed anche gli chef non ci stanno

Sì o no alla
carne clonata?

“La bistecca la vuole clonata o normale?”. Potrebbe essere questa in un futuro prossimo la domanda rivolta, nei ristoranti o dal macellaio ai clienti. Per la scienza, almeno secondo gli studi ad oggi disponibili, la carne e il latte provenienti da bestiame clonato non sono pericolosi e possono dunque essere consumati dall’uomo.

Anche se l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha avviato una consultazione per comprendere se esistono o meno controindicazioni al consumo di prodotti da animali clonati. Una decisione che ha già provocato una vero e proprio vespaio: la maggioranza degli italiani, secondo un sondaggio, sarebbe contraria ed anche gli chef, Vissani su tutti, non ci stanno.
carne_sondaggio.jpgLa prospettiva di menu a base di bistecche clonate sembra dunque non convincere l’opinione pubblica, come dimostra un sondaggio della Coldiretti sulla base del quale in Italia meno di uno su dieci (otto per cento) ritiene che la scienza ha dimostrato che questi alimenti sono perfettamente equivalenti agli altri ed è quindi possibile consentirne la vendita senza alcun tipo di indicazione. Ma il presidente di Coldiretti Sergio Marini, annuncia: “Siamo pronti a una forte mobilitazione per impedire che arrivi sulle tavole una allucinante realtà di cui né le imprese, né i consumatori europei avvertono certamente il bisogno”. Si tratta, spiega l'organizzazione agricola, “di un’azione resa urgente dopo la pubblicazione del progetto di parere dell’Efsa, che sostiene che non ci sono differenze in termini di sicurezza per questi alimenti che presentano componenti nutrizionali nella normalità rispetto a quelli ottenuti dagli altri animali, dando un sostanziale via libera alla vendita di latte e carne provenienti da maiali e mucche clonate e dalla loro progenie”. La mobilitazione, informa Coldiretti, si svolgerà nelle Regioni, in Italia e in Europa durante la consultazione avviata dall’Efsa sul progetto di parere che si concluderà il 25 febbraio, per arrivare alla pubblicazione di un giudizio definitivo a maggio per rispondere alla Commissione europea che nell'aprile 2007 aveva chiesto una valutazione.
Alle preoccupazioni delle associazioni si contrappongono i pareri scientifici: due diversi studi, condotti da un team di ricercatori dell’Università del Connecticut coordinati da Xiangzhong Yang, pubblicati sulle riviste “Proceedings of the National Academy of science” (Pnas) e “Nature biotechnology”, affermano infatti che carne e latte da bestiame clonato non sono pericolosi e possono essere consumati dall'uomo. E sulla carne clonata sta per arrivare anche il giudizio della Fda, l'authority federale americana che si occupa della salute pubblica. Un parere che, secondo indiscrezioni, sarà in linea con le conclusioni dei vari ricercatori che non hanno riscontrato rischi per la salute dei consumatori. Dalla scienza alla tavola, le posizioni cambiano. Soprattutto se la tavola è quella dei grandi chef. Un’invettiva senza mezzi termini contro la “bistecca clonata” arriva dal “macellaio-poeta” Dario Cecchini: “Sono esterrefatto e assolutamente contrario a questa cosa che ho saputo dai giornali – dice dalla sua macelleria nel Chianti -. Qui si gioca con la salute dei consumatori”. E lo chef Gianfranco Vissani, dal suo ristorante a Baschi, in Umbria, sbotta: “Una bella palizzata per salvare l’Italia e il made in Italy. Quella carne di animali clonati non entrerà mai nella mia cucina!”.

Elena Mancuso