Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 46 del 31/01/2008

LA CURIOSITÀ Rossi e bianchi a prova di aria

31 Gennaio 2008
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    LA CURIOSITÀ

Da Divincibo, a Palermo, arriva l’Enomatic un sistema che impedisce all'ossigeno di entrare enomatic.jpgnelle bottiglie di vino già aperte. E così diventa più facile bere grandi etichette vendute a calice

Rossi e bianchi
a prova di aria

Quante volte avreste voluto bere su un bollito di Carrù, bue grasso piemontese, un Barbaresco di Gaja o un Barolo di Borgogno?

Oppure su cappellacci di zucca, burro e salvia, un bel Sassicaia o un Brunello di Montalcino – Biondi Santi? Purtroppo questi vini, tra i novanta e i centocinquanta euro – di annate correnti – non sono da ogni giorno, e non resta altro che aspettare un occasione speciale per comprarla. Occasione che, nella maggior parte dei casi, non arriva mai.
E se invece assaggiare questi vini costasse 15 euro? Certo. Le cose cambierebbero.
No, non vi prendiamo in giro. Tutto ciò è possibile. Finalmente anche in Sicilia – e per la prima volta alla vineria/formaggeria/ristorante “Divincibo” della famiglia Pizzo, a Palermo – un sorso di Sassicaia non sarà più un sogno irraggiungibile.
L’oggetto che renderà questo possibile si chiama Enomatic. Si tratta di un impianto compatto, completo di condizionamento che mantiene le bottiglie a temperatura costante, nel quale vengono inserite le bottiglie in assaggio. Una pannello a vetri lo rende, in maniera elegante, un naturale espositore. Attraverso una leggera pressione sul pulsante corrispondente alla bottiglia avviene spillatura di una “dose” del vino prescelto che corrisponde a 125 ml, quindi un bicchiere. Con una bottiglia è possibile fare 6 bicchieri.
Ma oltre a questo, il grande vantaggio di questa macchina è costituito da un sistema che, man mano che per il consumo si abbassa il livello di vino nella bottiglia, questo insuffla azoto al suo interno. In tal modo l’ossigeno non entrerà a contatto col vino, ossigeno che è purtroppo causa di ossidazione e deterioramento del vino stesso. In altre parole, questo renderà possibile aumentare i giorni di conservazione della bottiglia una volta aperta, ovvero da due/tre giorni a tre settimane.
Per un’enoteca o un ristorante che solitamente offriva un limitato numero d’etichette al bicchiere, peraltro poco costose, aprire le bottiglie più pregiate non comporta più rischi di deterioramento, sovra-dosaggio o spreco di prodotto. Quindi un grande vantaggio. Il cliente avrà dalla sua la possibilità di degustare bottiglie costose senza necessariamente svenarsi.
Abbiamo chiesto a Gaetano Pizzo, al momento dell’inaugurazione della macchina, quali bottiglie saranno disponibili, e candidamente ci ha risposto: “Nessun limite alla fantasia. So che nei prossimi giorni aprirò Sassicaia, Ornellaia, Masseto, vini di Dal Forno, riserve di Masi, insomma tutto. Il prezzo di un bicchiere sarà esattamente un sesto (!) di quello in carta”. Mentre lo dice, ci offre un bicchiere di Gattinara Riserva 1999 di Travaglini. Ci viene in mente che ha 1152 vini in carta.
Era ora!

F. P.
M. V. C.