Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 115 del 28/05/2009

L’AZIENDA Il vulcano del vino

28 Maggio 2009
Vivera-cantina Vivera-cantina

L’AZIENDA

L’azienda Vivera avvia la produzione a Linguaglossa, sull’Etna. Vinificate anche le uve in arrivo da Corleone e Chiaramonte. Pronti i primi due bianchi

Il vulcano del vino

Un’azienda sull’Etna che guarda alle tre estremità della Sicilia. Si chiama Vivera ed inizierà la propria avventura ufficialmente a settembre, anche se un’anteprima dei loro vini sarà già disponibile anche gli ultimi giorni di maggio.

A tirare le fila dell’azienda ci penseranno Eugenio e Loredana Vivera, 35 e 32 anni, fratello e sorella, il padre Antonino, imprenditore nel mondo dell’edilizia è originario di Chiaramonte, mentre la madre Armida è corleonese. E proprio nei luoghi di origine dei genitori si estende l’azienda di famiglia che, oltre ai dodici ettari a Linguaglossa, ne possiede anche 27 a Corleone e un’altra proprietà nel Ragusano, dove si produce prevalentemente olio.

Eugenio e Loredana hanno compiti ben distinti in azienda. A lui, che si occupa di progettazione nell’ambito dei finanziamenti dell’Unione europea, è affidata la produzione e la gestione del vigneto. Loredana, invece, si occupa del marketing, lei che dopo gli studi in Italia ha frequentato a Parigi (dove ha anche vissuto e lavorato per un paio d’anni) un master in management del tessile e della moda. Ed è stata proprio Loredana a volere un ambiente giovane, dalle pareti colorate per la cantina, agli enologi: la palermitana Irene Vaccaro, responsabile di cantina, e il trapanese Paolo Errante Parrino, responsabile esecutivo della produzione. Entrambi under 30.

“Li abbiamo scelti – dice Loredana Vivera – perché hanno grande passione, sono bravi, sono intelligenti e dunque meritevoli. Non c’è solo ambizione da parte loro. E comunque non sono giovani all’avventura. Da noi c’è un ambiente molto familiare, condividiamo tutto con passione ed entusiasmo. Questo porta a determinate scelte. Trovarli è stato un colpo dio fortuna”. Il consulente enologo, invece, è il pugliese Giovanni Dimastrogiovanni, agronomo, specializzato in viticoltura ed enologia e direttore tecnico di diverse aziende vitivinicole in giro per l’Italia.

Dall’azienda sull’Etna, a Linguaglossa, verranno fuori tra pochi giorni i primi due vini, le cui etichette sono state disegnate dall’Istituto di moda e design Marangoni di Milano, si tratta del Salisire, un Etna Doc bianco dedicato al padre che ha percorso tanta strada in salita nei suoi vigneti. L’altro vino è l’Armida, il nome della madre di Eugenio e Loredana, un Igt Sicilia bianco da Chardonnay (settanta per cento) e Carricante (trenta per cento). “A chi ci rivolgiamo? Ad appassionati di vino che cercano tipicità molto fori e un vino che ricordi sempre il vitigno d’origine – spiega Vivera -. Consumatori che apprezzano il frutto, la piacevolezza dei profumi, attenti alle tendenze ma anche a ciò che hanno nel bicchiere. Persone attente all’ambiente e al rispetto della natura, come siamo noi, la nostra azienda e i nostri vini”.

La produzione di quest’anno si fermerà alle dodici mila bottiglie ma il potenziale arriva a sfiorare le 250 mila. Già il prossimo anno il passo sarà lungo con almeno centomila bottiglie messe sul mercato.

Marco Volpe