Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 164 del 06/05/2010

LA CURIOSITÀ Profumi d’India in casa Planeta

06 Maggio 2010
Sanjay-Dwivedi Sanjay-Dwivedi

LA CURIOSITÀ

La foresteria della casa vinicola ha accolto una delegazione di chef per sperimentare e promuovere nuovi abbinamenti tra la gastronomia del sud continente asiatico e le etichette aziendali

Profumi d’India
in casa Planeta

Una delegazione di cuochi indiani hanno in questi giorni fatto tappa a Menfi presso la foresteria Planeta  per una giornata all’insegna dell’abbinamento cibo vino. Un’idea nata dall’azienda per sperimentare abbinamenti possibili tra i vini di casa e la cucina indiana, spesso considerata tra le più complesse per le spezie che la caratterizzano.


“Siamo convinti che anche la ristorazione indiana possa essere accostata ai vini, ecco perchè il nostro interesse per l’abbinamento. – spiega Francesca Planeta – Abbiamo organizzato questo incontro con i nostri importatori per celebrare il sodalizio della gamma dei vini Planeta, con preparazioni particolari. Inoltre, gli chef che hanno cucinato provengono da eccellenti ristoranti londinesi che hanno già in carta i nostri vini”.
Il light lunch è stato preparato da Sanjay Dwivedi (nella foto), una stella Michelin, direttamente dal ristorante Zaika di Londra. Sanjay è un eclettico ristoratore che, forte della propria esperienza personale vissuta tra la capitale inglese e Dheli, propone una cucina indiana moderna, fortemente alleggerita nelle preparazioni e nella speziatura, con l’aggiunta di materie prime di altre nazionalità . “Non faccio cucina fusion – spiega lo chef indiano – Per me fusion is confusion. Piuttosto utilizzo il meglio dei prodotti che riesco a trovare in giro per il mondo, per creare piatti che suggeriscano emozioni nuove. I piatti non devono invadere i vini e viceversa. Il mio più grande desiderio resta comunque quello di portare la ristorazione indiana a livelli molto alti così come avviene per le altre nazionalità”.
I piatti proposti parlano da sè, e raccontano di miscele di spezie indiane e profumi di luoghi lontani, come i tranci di spatola marinati in spezie e latte di cocco con lime, aromatico ed equilibrato nei sapori. Alcuni tra gli altri piatti proposti sono la polenta speziata e fritta servita con filetto di tonno, molto gustosa, il pollo con parmigiano e ricotta cotto nel tradizionale forno Tandoori, le capesante saltate in padella servite su un passato di fagioli badda, classico abbinamento del mollusco con i legumi. Infine il branzino marinato in spezie ricoperto di basilico e coriandolo profumato e piccante. Oltre ai piatti in carta sono stati serviti diversi assaggi di salse e specialità locali, come il chutney (marmellata) di pomodoro e uva passa o il classico pane Tandoori.


Uno dei piatti preparati dallo chef Sanjay Dwivedi

I vini in degustazione sono stati selezionati dal general manager del ristorante Zaika, Luigi Gaudino, che ha scelto la Segreta Bianco, per i piatti più delicati, a seguire due etichette di bianco in un crescendo di complessità, ovvero l’Alastro ed il Cometa, per concludere con il Cerasuolo Planeta, il vino che più di tutti si sposa con i piatti proposti perchè stempera bene la complessità aromatica dei piatti e sa addolcirla con note di ciliegia.
La cena è stata invece preparata dagli chef Saikat Nag del Bombay Brasserie di Londra,  ed Alfred Prasad del Tamarind, entrambi famosi ristoranti indiani che custodiscono i segreti della tradizione gastronomica locale.
L’azienda Planeta con la foresteria  si attesta centro cultural-gastronomico attorno a cui gravita il mondo intero. L’eclettismo e lo stile della gamma dei vini Planeta suggeriscono originali  abbinamenti che presto lasceranno le coste indiane per approdare in Giappone. Ma questa è una storia ancora da scrivere.

Laura Di Trapani