Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 53 del 20/03/2008

L’ACCORDO Il vino di Malta ai raggi X

20 Marzo 2008
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    L’ACCORDO

L’Istituto della vite e del vino analizzerà 40 campioni all’anno. Sparma: “Così diventiamo punto di malta_hp.jpgriferimento per la ricerca in campo enologico per i Paesi del Mediterraneo”

Il vino di Malta
ai raggi X

I vini di Malta saranno analizzati e certificati dall’Istituto regionale della Vite e del Vino. L’accordo fra l’ente di ricerca siciliano e il ministero dell’Agricoltura dell’isola prevede l’analisi di quaranta campioni all’anno, un accordo che prevede una sinergia con l'Enoteca italiana diretta da Fabio Carlesi.

gianmaria_sparma_accordo.jpgUn passo importante per l’ente siciliano che si candida così ad essere punto di riferimento per la ricerca in campo enologico per i Paesi del Mediterraneo. Una tesi sposata anche da Gianmaria Sparma, il direttore dell’Istituto: “In questo modo – dice il manager – si dà centralità alla Sicilia. Non dobbiamo dimenticare che il nostro è un istituto di ricerca, così come ce ne sono centinaia in Italia, il fatto che abbiano scelto noi è importante perché così vengono ripagati i nostri sforzi, quelli che ci portano a guardare sempre più verso l’area del Mediterraneo”.
La sfida di Malta viene comunque accolta bene: “Ci inorgoglisce – conclude Sparma – ma dobbiamo capire che la nostra ricerca e la nostra attività devono ancora andare avanti e non dobbiamo smettere di crescere”. Ad analizzare i quaranta campioni di penserà il laboratorio dell’Irvv guidato da Salvatore D’Agostino.
L’enologia maltese è ancora agli inizi, ma l’ingresso della piccola e storica isola, ex colonia inglese, nell’Europa a 27 ha accelerato il percorso di integrazione politica ed economica, anche per quanto riguarda le certificazioni di qualità. Grenache, Chardonnay, Sauvignon Blanc, Viogner, Vermentino, Moscato sono alcune delle varietà di vitigni a bacca bianca coltivati sull’isola.

Marco Volpe