Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 157 del 18/03/2010

L’INSAZIABILE Rinascente, la prova del nove

18 Marzo 2010
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L’INSAZIABILE

Abbiamo mangiato nel nuovo ristorante lounge di Peppe Giuffrè con vista sui tetti di Palermo. Territorio, minimalismo e qualche buon piatto…

Rinascente,
la prova del nove

Abbiamo scelto di concederci un pranzo al ristorante lounge Rinascente, l’ultimo nato della ristorazione Peppe Giuffrè, che del prestigioso centro commerciale palermitano cura un’area food. Abbiamo subito apprezzato l’atmosfera rilassante e l’ambiente piacevole che si respira tra queste mura.

L’offerta è nutrita, tra sushi e mozzarella bar, ma noi abbiamo preferito il ristorante alla carta. Ci siamo accomodati dunque, nella sala di circa sessanta coperti in stile minimal. Musica un po’ troppo sostenuta a nostro avviso, che distoglie l’attenzione dal luogo in cui si è, un quarto piano con vista, grazie a generose finestre su via Roma e su piazza San Domenico.

Ciò che più ci piace di questo posto è l’idea di partenza, un ristorante aperto dalle 9 alle 24, dove chiunque può accomodarsi a qualunque ora e chiedere ciò che desidera. Un concetto nuovo, a tratti coraggioso, che è stato mutuato probabilmente dal lifestyle delle grandi città europee, ma che ci auguriamo venga assorbito anche dai palermitani.

Qui tutto è pensato per una gastronomia senza fronzoli che non rinunci alla qualità. Dal tovagliato, alle preparazioni leggere e semplici, che però non trascurano il gusto. La carta presenta circa sei proposte per ogni tipologia ed è arricchita da tre piatti unici che cambiano giornalmente.

Abbiamo scelto di ordinare una crema di ceci e zucca con calamari, piatto corretto e piacevole, rustico nella preparazione e delicato nel gusto.

Anche il Macco e ricotta croccante ci ha stupito per la semplicità, ma allo stesso tempo per l’attenzione dedicata alla preparazione. La ricotta leggermente saltata in padella era rimasta croccante, accompagnata da un gustoso macco, cavallo di battaglia di Giuffrè.

Per primo dei tagliolini al nero con ragù di seppia e filetti di triglia. Proprio la triglia, ha sostituito i gamberi presentati nel menu, e ci è stata presentata a nostra insaputa. Tutto sommato però un buon piatto equilibrato.

Abbiamo provato l’insalata pantesca con filetti di sgombro confit. Molto ricca e variegata, l’insalata è stata presentata con un pesce morbidissimo cotto a basse temperature. Davvero il piatto giusto nel luogo giusto.

Per concludere fragole in vellutata profumata alla menta, che abbiamo scelto incuriositi dalla crema.

Infine un dolce, ricotta e temi, o che dir si voglia, cannolo destrutturato, servito con ricotta in coppa, e croccante e frutta a parte.

Il servizio è cortese e abbastanza veloce. La carta dei vini è completa, con etichette nazionali e qualche bottiglia estera. Ci aspettiamo però che sia solo l’inizio di una grande carta dei vini, più nutrita di eccellenze italiane ed estere, che riporti magari anche le annate.
Prezzo medio 20-25 euro vini esclusi.

Laura Di Trapani