Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 133 del 01/10/2009

LA GUIDA Passione francese

01 Ottobre 2009
champagne champagne

LA GUIDA

Al Telimar spazio anche per la presentazione della guida “Le migliori 99 Maison di Champagne”. L’autore: “Una pubblicazione dedicata agli appassionati ma non solo, perché le bollicine non si bevano solo a Natale”

Passione francese

Bollicine francesi da bere e da leggere. Già, perché lo Champagne il 30 ottobre sarà protagonista due volte al Telimar di Palermo: con la degustazione, in abbinamento al cibo di strada, di una trentina di etichette ma anche con la presentazione della guida “Le migliori 99 Maison di Champagne” (Edizioni Estemporanee) firmata da Luca Burei e Alfonso Isinelli.


Una rassegna del meglio delle bollicine realizzata anche grazie al contributo di alcuni chef e sommelier. “È stata fatta una scelta delle migliori produttrici di Champagne  – spiega Burei -, inserendo le schede di ogni produttore con le degustazioni particolareggiate e gli abbinamenti suggeriti, ma anche la storia dello Champagne, il metodo di produzione, i consigli per i consumatori, come la scelta dei bicchieri da usare, l’abbinamento e anche qualche wine-bar o enoteche dove degustare quel determinato prodotto”.
Una scelta di passione ma anche la voglia di divulgare un messaggio, attraverso l’uso di un linguaggio adatto agli appassionati e a chi si accosta a questo mondo da neofita. “Le bollicine – continua l’autore – non sono più una moda o un’occasione, per questo ci rivolgiamo anche a chi di vino e Champagne se ne intende poco. Il nostro obiettivo è quello di far stappare una bottiglia non solo a Natale o nelle grandi occasioni ma anche quello di far capire ai nostri lettori e ai consumatori che questo è un vino unico e inimitabile proprio perché perfetto per ogni occasione e durante tutto il pasto”.
E c’è una sorpresa, per un intenditore come Burei: “Cosa ne penso delle bollicine siciliane? Per le mie degustazioni e visite, la Sicilia insieme al Piemonte e al Friuli è tra le regioni più vocate d’Italia, ma mai paragonabile alle bollicine francesi. Non si può mai fare un paragone con quelle dello Champagne per una questione di terroir, una parola che comprende l’ambiente, il territorio di certo diverso dalle regioni italiane. È tutto differente a partire dalla sola raccolta delle uve”.

Agata Polizzi