Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 188 del 21/10/2010

L’INTERVISTA I peccati di gola del premio Nobel

21 Ottobre 2010
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L’INTERVISTA

A Palermo per la prima volta Luc Montagnier, a cui nel 2008 è stato conferito il riconoscimento per la medicina. “Il cibo è la base del benessere e la dieta mediterranea è la migliore. Il vino siciliano? Lo annacquo, troppo forte per me”

I peccati di gola
del premio Nobel

Ha teorizzato il cibo come terapia per la lunga vita, ha trovato nella papaya un principio anti età, ha stilato un menù del benessere, Luc Montagier, virologo insignito del Nobel per la medicina nel 2008 per avere scoperto il retrovirus dell’hiv, per molti salutisti è un vero e proprio mentore.

Lo abbiamo incontrato in occasione della sua prima visita a Palermo per chiedergli cosa e come mangia chi ha trovato sulla tavola l’elisir dell’eterna giovinezza. Tra consigli e pareri di uomo di scienza non è mancata la confessione di qualche peccato di gola.

Il cibo è un piacere o una terapia?
“È la base del benessere. Aiuta il sistema immunitario, è ciò che consente all’organismo di prevenire le malattie infettive e quelle degenerative più gravi come il cancro. Sono tanti gli alimenti ricchi di antiossidanti, che consentono di combattere lo stress ossidativo, assieme all’eccesso di radicali liberi la causa dell’invecchiamento cellulare”.

La cucina italiana si conferma ancora come la più importante frontiera della prevenzione?
“Tra tutti i Paesi del mondo l’Italia ha gli alimenti più benefici per l’organismo. Primo fra tutto l’olio d’oliva e la pasta. Fate abbondante uso di pasta e ci stupiamo come non ci siano obesi in giro. Ma questo perché assieme ai carboidrati la pasta contiene glucidi rapidi diversi da quelli lenti che fanno ingrassare, per intenderci quelli contenuti nei dolci. Devo dire che la cucina delle regioni del sud è più salutare rispetto a quella del nord. In Sicilia poi avete un patrimonio di frutta straordinario, è ricchissima di vitamine perché matura al sole”.

Nel suo menu del benessere allora trova posto la dieta mediterranea.
“Assolutamente sì. Perché è quella più equilibrata. Soprattutto per la varietà di frutta e legumi che propone”.

Cosa mangia a tavola?
“Cerco di seguire quello che predico, mangio molta frutta. Inizio ogni pasto con le carote e l’insalata e scelgo sempre un secondo. Anche se qualche peccatuccio lo commetto anche io. La mia passione è la bistecca con le patatine fritte. Non è salutare ma non ne posso fare a meno.”

E cosa beve?
“Adoro il Pinot Nero della Borgogna e alcuni Pinot Nero dell’Oregon, li trovo eccellenti. Ammetto che spesso però aggiungo acqua ai rossi. Lo so, è una blasfemia. Però oggi i vini, anche per il cambiamento climatico, sono più zuccherati ed hanno un maggior grado alcolico.”

E I vini siciliani?
“Appunto sono tra quelli che annacquo. Li bevo raramente perché troppo forti per me”.

Vino rosso o vino bianco?
“Rigorosamente rosso. Non solo perché mi piace. Dal punto di vista alimentare è ricco di antiossidanti”.

Oltre il vino beve altro?
“Succo di melograno. Lo bevo sempre”.

Il cibo sano fa bene al sistema immunitario. E all’amore?
“Diciamo che per l’amore non basta il cibo, ci vuole equilibrio psico fisico prima di tutto. Ricordiamoci che l’amore dipende anche dalla testa”.

Manuela Laiacona