La Sicilia ce la sta mettendo tutta per farcela.
E' riuscita a crearsi un brand agroalimentare eriesce a mantenere una proposta di qualità elevata, nonostante gli anni di crisi e di difficoltà. Una Sicilia che non può aspettare, ma che deve piuttosto fare squadra e affrontare insieme le sfide del futuro, e che è stata la protagonista alla cerimonia di Best in Sicily 2014, il premio ideato da Cronache di Gusto, andato in scena ieri all'Nh Hotel di Palermo. “Bisogna continuare ad investire sull’agroalimentare di eccellenza – afferma Alessandro Chiarelli Presidente Coldiretti Sicilia e neo presidente di Terranostra, tra gli ospiti che hanno partecipato all'evento- facendo squadra. Ci sono ancora tanti spazi vergini su cui poter ragionare, ma tutti insieme”.
Ancora tanto da fare, ma risorse ed energie devono sempre più essere convogliate sulla comunicazione che, come ha spiegato al pubblico Antonio Rallo, Presidente Assovini Sicilia, assume sempre più un ruolo centrale in questi tempi. Insomma quello di cui si è discusso ieri è una Sicilia in gioco su uno scenario globale che deve lottare per rendere sempre più attrattivi i suoi tesori. “Bisogna trasformare le parole Best In Sicily in Sicily the Best”, ha detto Nicola Farruggiol Presidente di Federalberghi Sicilia, perché la nostra terra è ineguagliabile e va valorizzata in toto. “Le singole eccellenze non bastano, l’individualità non basta. Bisogna piuttosto lavorare per diventare un’eccellenza unica”.
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Simona Barbera
foto: Salvo Mancuso