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Presìdi Slow Food

Pesche tardive di Leonforte

31 Ottobre 2008
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Pesche tardive di Leonforte

Siamo nella terra degli agrumi e dei mandorli, degli olivi e dei fichidindia, ma a Leonforte si coltivano pesche.
Proprio qui, in questo strano paese poco più a nord di Enna, ogni anno, a giugno, si rinnova una piccola follia: i contadini, armati di sacchetti di carta pergamenata, chiudono a mano, una a una sull’albero, le pesche ancora verdi. Un lavoro certosino per soli uomini, che viene pagato a cottimo (in un giorno i più veloci ne insacchettano più di 2000).
Le pesche di Leonforte maturano a settembre, ottobre, addirittura a novembre. Chiuse nei loro pacchettini sono protette dai parassiti e dal vento e possono rimanere fino all’ultimo sull’albero per essere raccolte solo quando sono perfettamente mature. La coltivazione è laboriosa e delicatissima: dall’insacchettatura alla raccolta, quando i frutti sono staccati con una lieve rotazione del picciolo (guai a strapparli).
Mentre nel resto dell’Italia le vecchie pesche sono state soppiantate già all’inizio del Novecento dall’introduzione massiccia di novità americane e, ormai, ogni annata ha le sue “pesche di moda” – sempre più grandi, gialle e belle, ma sempre più insapori – a Leonforte sopravvivono tante antiche varietà locali. E se le arance – anche quelle pregiate e un tempo apprezzate nel mondo, come la Bionda e la Belladonna – rimangono sugli alberi perché sul mercato non valgono più nulla, i pescheti sono la nuova speranza del paese.

Il Presidio
Queste pesche assolutamente sane (il sacchetto permette di evitare qualsiasi trattamento con antiparassitari sulle piante), buone e sconosciute al di fuori dei confini siciliani, potrebbero diventare una risorsa importante per la rinascita di una cittadina che, quattro o cinque secoli fa, è stata uno dei centri più dinamici della Sicilia: per questo è nato il Presidio.
I frutti non sono molto appariscenti; maturando tardi e nel sacchetto, diventano al massimo giallo intenso con leggere striature rosse, ma sono sempre profumatissimi, con una polpa gialla, soda, dolce e un gusto particolare, che ricorda vagamente la canditura.
Ottime da tavola, le pesche di Leonforte, grazie all’intensa aromaticità, sono straordinarie sciroppate oppure trasformate in succhi e marmellate.

I produttori

Isabella Barbera
Leonforte (En)
Contrada Samperi
cell. +39 339 4236628

Fabio Billotta
Leonforte (En)
Contrada Petraro
cell. +39 331 4249350
fabiobillotta@hotmail.it

Monia Buscemi
Leonforte (En)
Contrada Pirato
cell. +39 339 5487921
Maria Calì
Leonforte (En)
Contrada Noce
cell. +39 340 6690718

Giovanni D’Agostino
Leonforte (En)
Contrada Filanda
cell. +39 339 5461489

Gaetano Ferragosto
Enna
Contrada Girgia
cell. +39 333 2419097

Serafino La Delfa
Assoro (En)
Contrada Passo Catalano
cell. +39 339 6141065

Maurizio Stanzù
Leonforte (En)
Contrada Noce
cell. +39 333 9105506

Alberto Trigona
Calascibetta (En)
Contrada Erbanusa
cell. +39 338 1111182

Giovanni Trovati
Leonforte (En)
Contrada Samperi
tel. +39 0935 903974

Responsabile Slow Food del Presidio
Pippo Privitera, tel. +39 335 8455507 privitera.slowfood@alice.it

Referente dei produttori del Presidio
Fabio Billotta, tel. +39 331 4249350 fabiobillotta@hotmal.it