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Scenari

Calo delle importazioni di vino in Cina: si punta tutti sui vigneti made in China e sul rilancio dell’economia

06 Marzo 2024
Vigneti in Cina Vigneti in Cina

Nel 2023 in Cina c’è stato un netto calo delle importazioni di vino. Come analizza Vitisphere, secondo i dati della CCCFNA (China Chamber of Commerce of Import & Export of Foodstuffs), il calo in volume è stato di quasi il 30% per i vini imbottigliati e del 18% per quelli sfusi, per un calo complessivo di quasi il 26%.

La causa è da ricercare nella debolezza dell’economia cinese e le incertezze sul futuro. “Non è per mancanza di denaro, ma oggi i cinesi preferiscono risparmiare i loro soldi perché dall’anno scorso l’economia è stata piuttosto incerta”, conferma Xavier Lauzeral, direttore delle esportazioni della Grande Cina di Grands Vins de Gironde, con sede in Asia.

La sua analisi è confermata, come si legge sulla rivista francese specializzata, da Xinyi Jing, Asia Export Manager di Couleurs d’Aquitaine: “Siamo effettivamente usciti dal Covid, ma non ci sono state misure concrete per rilanciare l’economia. A ciò si aggiunge il crollo del mercato immobiliare in Cina e il trasferimento di molte fabbriche fuori dal Paese, con la conseguente perdita del lavoro per molte persone. Un vero e proprio cambiamento di paradigma per un Paese con un’economia pianificata centralmente”. 

Il calo delle impostazioni è da ricercare anche in altro. Dal Covid in poi sembra che i cinesi si stiano orientando verso il made in China, anche per il vino:  i vigneti cinesi hanno conquistato una quota considerevole e i produttori sono ambiziosi. I giovani vogliono davvero sostenere la reputazione della Cina, quindi cercano di bere un po’ più di prodotti locali.

Nonostante le numerose discussioni e gli scambi sui forum, non siamo ancora arrivati a soluzioni concrete, ma al salone di Chengdu ci saranno incontri per discutere i prossimi passi e le modalità di distribuzione del vino oggi.