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Scenari

Ocm Vino promozione paesi terzi, bando 2024 a tempo di record: meno soldi, ma più semplificazione

03 Maggio 2024
Vigneti Vigneti

Meno soldi, è vero (circa 7 milioni di euro), ma tempi adeguati alle necessità per le cantine italiane di predisporre adeguate attività di promozione. E’ stato presentato oggi alle associazioni di settore il nuovo decreto Ocm Vino paesi terzi. Il ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste ha messo a disposizione delle aziende italiane 22 milioni di euro a cui si aggiungono 71 milioni di euro per bandi regionali e multiregionali per un investimento complessivo che supera i 90 milioni di euro. “L’avevamo detto e l’abbiamo fatto anche prima del previsto – dice il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida – All’inizio ci siamo trovati davanti a meccanismi farraginosi che occorreva sistemare, ma adesso abbiamo ben chiaro come procedere e ci stiamo muovendo per una più grande valorizzazione dell’export del vino. Sin da subito per il Governo Meloni investire nelle imprese è stata una priorità e lo dimostrano le diverse attività di sostegno e iniziative per la promozione che abbiamo messo in campo. Con questo nuovo avviso sulla Promozione sui mercati dei paesi terzi dell’Ocm vino abbiamo cercato il modo migliore per valorizzare l’export e, anche per questo, coinvolto tutti gli operatori e il sistema delle fiere”. Il bando, con un contributo medio del 50 per cento delle imprese, permetterà attività di promozione per circa 200 milioni di euro complessivi.

“Sono soddisfatta del nuovo decreto – dice Silvana Ballotta, ad di Business Strategies – visti i tempi ristretti con cui è stato concepito. Il decreto tiene conto, in parte, delle sollecitazioni che aveva fatto la filiera del vino. E’ stato tolto il limite dei 5 paesi target; su alcune voci di spesa sono stati eliminati i preventivi; e le risposte alle varianti che vengono fatte durante l’attività di promozione sono più favorevoli al beneficiario, con tempi più rapidi. Oltre al fatto che sono stati stabiliti criteri di valutazione più oggettivi. Ci sono meno fondi, è vero, e quindi mi aspetto una corsa all’ultimo progetto. Per il resto, auspico una revisione del “decreto madre” per il prossimo anno, e quindi per la campagna 2025/2026 dopo una più intensa concertazione con l’intera filiera che porti a un reale snellimento delle pratiche burocratiche. Se pensiamo che, ancora oggi, c’è l’obbligo di presentazione cartacea del progetto. E questa mi sembra una cosa un po’ anacronistica. Oggi abbiamo visto un primo spiraglio positivo. Ora auspichiamo modifiche più importanti nel prossimo decreto”.

Importanti le novità di questo nuovo bando. A partire dalla semplificazione in termini di burocrazia. Non saranno più necessari i preventivi di spesa per tutto quello che riguarda il vitto, l’alloggio e i trasporti locali. E viene eliminata la dichiarazione del soggetto terzo e del limite dei 5 Paesi per progetto. Altri elementi migliorativi sono rappresentati dalla riduzione dei tempi di risposta istituzionali alle varianti (da 60 a 30 giorni) e dall’identificazione di elementi oggettivi nella valutazione dei progetti. Tra gli obiettivi per il prossimo futuro, condivisi da Uiv con il Masaf, la revisione del decreto madre con la possibilità di eliminare il problema dei preventivi ricorrendo a un prezziario e l’istituzione di una nuova piattaforma informatica per presentazione dei progetti. “Apprezziamo nei tempi e nei modi il lavoro svolto dal ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare in merito al bando 2024-2025 dell’Ocm Promozione Paesi Terzi – dice il presidente di Uiv Lamberto Frescobaldi – In particolare, vista la delicata fase che il comparto vino sta vivendo sui mercati internazionali, riteniamo che dare più tempo alle imprese per elaborare le azioni strategiche di promozione rappresenti un passo avanti molto significativo. Quanto al merito, pur nei limiti dettati dal decreto in vigore, Unione italiana vini ritiene ci siano dei passi avanti significativi in materia di maggior flessibilità”. Il provvedimento permetterà di avviare la progettazione il prossimo 16 ottobre. Il termine di presentazione dei progetti è fissato per il prossimo 3 luglio.