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Scenari

Rivoluzione al bistellato Duomo di Ragusa: Ciccio Sultano “cede” la cucina a Riccardo Canella

15 Aprile 2024
Ciccio Sultano e Riccardo Canella Ciccio Sultano e Riccardo Canella

Non è certo un passo indietro. “Ma osservare il mondo da un punto di vista privilegiato”, per dirla alla sua maniera. Ciccio Sultano, due stelle Michelin con il suo Duomo che si trova a Ragusa Ibla, non sarà, per la prossima imminente stagione che sta per cominciare, l’executive chef del ristorante. Il ruolo, infatti, almeno per un anno, sarà occupato da Riccardo Canella, chef classe ’85 con alle spalle collaborazioni di un certo prestigio. E poi è lo stesso Sultano a rivelare la squadra: , per il resto, è confermata in toto: Marco Corallo, chef senior che viene confermato, mentre come junior sous chef è stato scelto Gabriele Malerba. In sala, è Riccardo Andreoli a dar forma al servizio, affiancato dal nuovo sommelier Agustin Fagre. E i piatti? Sultano dice che sarà una stagione “citrica”. E le nuovo proposte presentano abbinamenti di sapori innovativi, che promuovono non solo i migliori ingredienti dell’isola, reinventando e riscoprendo i sapori da tempo dimenticati. Ne sono un esempio il gelato al tartufo, preparato con una particolare varietà di funghi trovata durante la raccolta nei boschi locali, o il dessert, Mi Sento Citrico, il cui intenso carattere agrumato viene esaltato da essenze floreali tipiche dell’isola. “La cucina siciliana e la nostra in particolare è una cucina citrica per natura e internazionale per vocazione con più di duemila anni di storia. Possiamo guardare il mondo da un punto di vista privilegiato – scrive Sultano sui social – Siamo belli citrici, più che pronti”.

Canella, padovano di Mestrino, classe 1985, dopo il diploma all’alberghiero di Abano Terme lavora a lungo col pasticciere Luigi Biasetto, al fianco del suo capo-operazioni Ivan Centeleghe, che era anche capo-pasticciere di Gualtiero Marchesi agli inizi dell’avventura di Erbusco. A 19 anni la sua esperienza all’Albereta, al fianco di Fabrizio Molteni. A 23 anni, la svolta alle Calandre: 3 mesi da stagista più altri 3 mesi dagli Alajmo a Rubano. Poi l’esperienza nel “profondo” nord, a Oslo e il Noma a Copenaghen nel 2014 e la promzione a fine 2015, proprio da Rene Redzepi, come sous chef fino alla chiusura della prima sede del Noma (24 febbraio 2017). Nel 2022 diventa chef del ristorante Oro all’interno dello storico hotel Belmond Cipriani, a Venezia. Ora il viaggio da Nord a Sud, nel profondo sud di Ragusa per un’esperienza magistrale.