Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Benessere & alimentazione

Lo stress in gravidanza influenza l’aspettativa di vita del nascituro

19 Aprile 2017
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La gravidanza è il momento più importante della vita di una donna, in questa fase l’organismo subisce una serie di eventi particolarmente influenti sul metabolismo. Durante tale evento la vita della madre condizionerà inevitabilmente molto del futuro biologico dei figli; sono numerosi ormai gli studi che dimostrano come determinati comportamenti poco salutari, modifichino il patrimonio genetico del nascituro.

Ma mentre alcuni comportamenti sono più dannosi per il bambino altri lo sono esclusivamente per la madre, uno di questi è il disturbo psicologico. Ricerche recenti hanno dimostrato come un disturbo psicologico della madre (presenta da prima del concepimento) durante la gravidanza, è in grado di accelerarne il suo processo di invecchiamento senza che questo influenzi il neonato. Se invece una donna non affetta da tali disturbi, viene sottoposta ad forti stress psicologici durante la gravidanza, questo fenomeno è in grado di modificare il patrimonio genetico del bambino, modificando una porzione dei cromosomi (struttura dove vengono immagazzinate le informazioni genetiche) chiamata telomero. Tale porzione è fondamentale per determinare il grado di invecchiamento di un individuo, nello specifico, coloro i quali hanno una porzione telomerica più corta, sono più vecchi (dal punto di vista biologico) da coloro i quali hanno una porzione più lunga. Per capirci meglio, nella nostra vita la lunghezza dei telomeri diminuisce con l’età, e questo ci fa capire come tale porzione sia una delle informazioni indicative sulla nostra prospettiva di vita.

I bambini nati da madri che hanno subito forti stress psicologici durante la gravidanza, hanno riportato una porzione telomerica più corta rispetto ai figli nati da madri non “stressate”. Questo dato dovrebbe servire a farci comprendere come sia importante il modo con cui affrontiamo la nostra gravidanza; ma se l’approccio mentale è fondamentale, non lo è da meno il cibo.  Si perché alcuni cibi ci aiutano ad affrontare lo stress, agendo come dei veri “farmaci” naturali, fra questi abbiamo:

  • il cioccolato, per la sua capacità di stimolare le nostre endorfine, molecola in grado di darci piacere. Ma attenzione va consumato con moderazione, ovvero massimo 10/20 grammi al giorno al 70% di purezza
  • il sedano, per il suo contenuto in triptofano, un aminoacido utile nel favorire il sonno e migliorare l’umore
  • i cavoli, perché aiutano il nostro fegato nella sua azione detossinante e di smaltimento degli “ormoni dello stress”
  • le noci, per la loro azione sulla glicemia e sulla riduzione dello stimolo della fame

Come di consueto una ricetta “saporita” per abbinare molti dei cibi sopra descritti: “saccottini di cavolo al pesto di sedano”

  • 1 cavolo cappuccio
  • 4  patate
  • 1 cipolla bianca
  • 1 cucchiaio di cumino
  • 1 ciuffetto di timo
  • 1 mazzetto di foglie di sedano
  • 1 fetta di pane scuro tostato
  • 1 cucchiaio di aceto di mele
  • 4 noci sgusciate
  • q.b.  olio extravergine d'oliva
  • q.b.  sale
  • q.b.  pepe

Preparazione

Prendere 12 foglie esterne del cavolo, eliminare la costola centrale, scottare per 2 minuti in acqua bollente salata e passare in acqua ghiacciata. Eliminare il torsolo dal resto del cavolo, tagliarlo a pezzi e lessarlo 10 minuti, poi scolarlo. Sbucciare le patate, tagliarle a tocchi e lessarle nell’acqua del cavolo. Scolarle e farle raffreddare. Rosolare la cipolla tritata in una padella con 4 cucchiai d’olio. Salarla, spruzzarla con l’aceto, bagnarla con un mestolo di acqua e cuocerla facendo consumare il liquido. Unire il cappuccio a pezzi, salare e insapore con il cumino. Togliere 3 cucchiai della preparazione e frullarla con 2 cucchiai di acqua ottenendo una purea liscia e tenerla da parte. Mettere nella padella le patate, schiacciare la metà con la forchetta e lasciare le altre intere. Continuare la cottura delle verdure finché prendono colore e spegnere. Lavare le foglie di sedano senza asciugarle, spezzettare il pane e tritare finemente entrambi nel mixer con il timo, le noci, 2-3 cucchiai di acqua e la crema di cipolla e cavolo tenuta da parte. Incorporare 2 cucchiai d’olio e salate. Disporre 6 foglie di cavolo una sull’altra, leggermente sovrapposte, a formare un rettangolo di circa 18×30 centimetri. Preparare un rettangolo uguale con le foglie rimaste. Distribuire il ripieno di patate e cavolo sui rettangoli e arrotolare le foglie sul ripieno. Passare in frigo 30 minuti, poi tagliare i rotoli a fette spesse. Scaldare una larga padella antiaderente, versare 3 cucchiai di olio, appoggiare le fette e rosolarle su entrambi i lati con il timo. Servire con il pesto di sedano.

Buon appetito!

Andrea Busalacchi


Esperto in nutrizione e integrazione nutrizionale 

presso le Università Bicocca di Milano e UniCt di Catania

perunapelleperfetta@gmail.com

Fb: Andrea Busalacchi