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Vinitaly 2009

Un ottico ai fornelli

03 Aprile 2009

Un ottico ai fornelli

Da ottico a cuoco, dalla cucina siciliana a quella della Campania. Guido Mustica, 38 anni, ottico di professione ma chef per passione, approda al Vinitaly di Verona tra i fornelli dell’azienda Arnaldo Caprai con il suo maestro Giuseppe Daddio, famoso anche per la scuola di formazione “Dolce & Salato”.
Mustica è conosciuto come uno dei soci del Tina Pica, un locale di Palermo. Da tre anni ha deciso di lavorare all’interno della cucina del suo locale, dando così sfogo alla passione.

“È nato tutto – racconto – dall’amore del mangiare e bere bene. Così ho deciso di cimentarmi in questa nuova avventura”. E dal gioco alla realtà, cominciando a frequentare un corso professione cuochi a Napoli, un corso Gambero Rosso. “Amo il pesce – dice – ed è per questo che tre mesi fa ho scelto di studiare a Napoli e non a Roma”.
Dall’amicizia con Daddio nasce così per Mustica questa esperienza veronese, in cucina anche con Peppino Russo e Davide De Cillis. Protagonista il territorio montano casertano, con la mozzarella di bufala, il bufalo e la provola. Con il maialino nero casertano, è stata proposta agli appassionati una trilogia di carne, con costina al mirto, pancetta alla cannella e filetto in crosta di maiale e pistacchi. Tra le proposte anche i friarielli e le papaccelle, due presidi slow food.

Ca. F.