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Vino della settimana

Barbera d’Asti Docg Mappale Sesantuno 2015 di cantina Riboli

15 Aprile 2023

La storia di Cantina Riboli inizia negli anni Duemila con l’acquisto di una proprietà costituita da una casa di campagna e 6 ettari di terreno nei quali si trovavano un ettaro coltivato a Moscato e 9 filari di Barbera. Inizialmente le uve vengono conferite ad una grossa azienda, ma ben presto, spinti dalla voglia di produrre vino in proprio, Marco Riboli e i figli Roberto e Riccardo decidono di vendemmiare e vinificare. La prima prova effettuata nel 2009 fornisce risultati decisamente positivi che spingono i tre ad andare avanti con il loro progetto vitivinicolo. Vengono impiantate nuove vigne di Barbera e con l’annata 2013 debuttano sul mercato le prime bottiglie di Cantina Riboli. Ci troviamo a Sessame, piccolo centro dell’Astigiano, situato nella parte meridionale dell’area della Docg Barbera d’Asti, non lontano dal confine con la provincia di Alessandria. Oggi gli ettari vitati sono complessivamente cinque: tre coltivati a Barbera e uno a Moscato, entrambi adiacenti alla cantina di Sessame, più un ettaro di Chardonnay, Pinot Nero e Sauvignon in affitto nella zona di Santo Stefano Belbo.

La filosofia produttiva si fonda sul rispetto dell’ambiente con un lavoro costante in vigna per ottenere uve sane senza l’utilizzo di diserbanti e prodotti sistemici, sostanze che sono state bandite ormai da dieci anni. Attualmente le bottiglie prodotte sono 15 mila l’anno, ma l’obiettivo è quello di arrivare presto a 25 mila. La gamma di etichette conta diverse referenze, tra le quali ricordiamo le tre Barbera d’Asti: Mappale Sesantuno che rappresenta la versione classica, Mappale Quarantuno che è un vino più strutturato e Nove Filari che proviene proprio dalle viti di oltre 50 anni trovate inizialmente nella proprietà. Ci sono poi un Moscato d’Asti, due spumanti Metodo Classico e un bianco da Sauvignon. Degustiamo la Barbera d’Asti Docg Mappale Sesantuno 2015, un rosso ben fatto che vuole raccontare un territorio senza essere troppo complicato, ma piacevole e diretto grazie ai suoi punti di forza: tipicità e giusta misura. Il nome, come è facile intuire, deriva da quello del mappale segnato sul registro del catasto. E’ ottenuto da uve Barbera cento per cento provenienti da vigneti di circa 9 anni di età allevati a guyot su suoli di natura argilloso-calcarea. La vendemmia viene effettuata tra la fine di settembre e la prima metà di ottobre. La vinificazione prevede fermentazione alla temperatura controllata di 20-23 gradi centigradi con una decina di giorni di macerazione sulle bucce. Il vino ottenuto matura per 6 mesi in tonneau usati.

Nel calice il Mappale Sesantuno 2015 presenta un colore rosso rubino carico, caratterizzato da una tonalità piuttosto scura. E’ intenso e pulito all’olfatto con profumi di frutta rossa matura al punto giusto, prugna, una delicata nota di cioccolato e un sottile tocco di spezie in sottofondo. Il carattere decisamente fruttato del bouquet si arricchisce di una buona varietà di sfumature che lo rende ancora più interessante. Il sorso, pieno nel gusto, giustamente strutturato e ben equilibrato, è animato da una viva acidità che regala dinamicità e slancio dall’ingresso alla chiusura. Ben integrati i tannini. Versatile negli abbinamenti, questa Barbera d’Asti accompagnerà molto bene i primi piatti saporiti della cucina di terra, le grigliate di carne, le pietanze a base di funghi e varie tipologie di formaggi.

Rubrica a cura di Salvo Giusino

Cantina Riboli
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