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Vino della settimana

Black Hole 2022 di cantina Brugnano

08 Giugno 2024
L'etichetta del Black Hole 2022 L'etichetta del Black Hole 2022

Ci troviamo a Partinico, comune della provincia di Palermo situato una trentina di chilometri a ovest del capoluogo, in prossimità della porzione orientale del golfo di Castellammare. Brugnano nasce nel 1970 e diversi anni dopo, nel 2006, inizia a proporre le proprie bottiglie sul mercato. Successivamente l’azienda attraversa una fase di stop produttivo. Nel 2020 si dà il via ad un nuovo corso, una fase di rilancio portata avanti dai fratelli Francesco e Giuseppe Brugnano, due giovani pieni di passione ed entusiasmo che, forti della tradizione familiare e animati da una grande volontà, danno il via ad un progetto rivolto alla qualità con uno sguardo proiettato al futuro.

L’idea è quella di realizzare vini di territorio che possano soddisfare le esigenze dei mercati più qualificati con un occhio di riguardo per i consumatori attenti, soprattutto giovani. Oggi i vigneti si estendono per circa 72 ettari all’interno di 90 ettari di proprietà così suddivisi: 15 ettari in contrada Mirto e 5 in contrada Milioti nel comune di Partinico e 70 all’interno della Doc Alcamo (comuni di Alcamo e Castellammare del Golfo). Si tratta di un’area collinare con un range di altitudini che va da 300 a 600 metri sul livello del mare e una buona varietà di esposizioni e situazioni microclimatiche. Si coltivano sia varietà autoctone che vitigni internazionali. Il cuore pulsante dell’azienda è la cantina di Partinico, dove i visitatori possono osservare le varie fasi dei processi di vinificazione e degustare i vini nella suggestiva sala sotterranea ricavata all’interno delle antiche cisterne. Importante la collaborazione dell’enologo Angelo Rubino e di Maurizio Gandolfo, manager e direttore commerciale. Vengono prodotte 200 mila bottiglie l’anno. Varia la gamma di etichette con 19 referenze fra bianchi, rosati, rossi e spumanti.

Abbiamo degustato il Black Hole 2022, nuova etichetta da poco in commercio che, come fa intuire lo stesso nome, rappresenta una sorta di viaggio in un mondo sconosciuto poiché nasce da una varietà coltivata in un posto con condizioni totalmente diverse dalle zone nelle quali classicamente si trova e quindi con un risultato tutto da scoprire. Il vitigno in questione è il Nerello Mascalese che in questo caso si trova nella Sicilia Occidentale, all’interno dell’area dell’Alcamo Doc, in vigneti distanti 17 chilometri dalla costa che si estendono ad un’altitudine di 139 metri sul livello del mare. La vendemmia viene effettuata a mano tra la fine di settembre e i primi giorni di ottobre. Le uve vengono diraspate e sottoposte ad una macerazione prefermrntativa a freddo. Segue fermentazione del mosto alla tenperatura controllata di 18-20 gradi centigradi con 18-20 giorni di contatto con le bucce. La malolattica si svolge in barrique di secondo e terzo passaggio. Il vino ottenuto affina in vasche di cemento per 14 mesi.

Il colore che osserviamo nel calice dopo aver versato il Black Hole 2022 è un rosso rubino abbastanza carico con tenui riflessi granato. Intenso e pulito il bouquet nel quale profumi di fiori rossi si mescolano a fragranti note di frutta matura come ciliegia e fragola di bosco, accompagnate da una sottile speziatura. E’ immediato, giovanile, con la parte floreale in evidenza. Il sorso è fresco, di medio corpo, equilibrato e provvisto di un gusto fruttato che ricalca fedelmente l’olfatto e di tannini presenti nella giusta misura che con il tempo si ammorbidiranno sempre di più. Chiude con una buona lunghezza, articolandosi tra il ritorno della frutta e una certa sapidità. Un rosso che incuriosisce per la sua originalità espressiva, caratterizzata da freschezza e florealità quasi inaspettate. Sembra riuscire a domare il calore del territorio da cui proviene, regalando una spontaneità assolutamente priva di eccessi. Bevetelo con i primi piatti ricchi della cucina siciliana, le carni bianche, i salumi e i formaggi freschi o semistagionati. Da provare anche con preparazioni della cucina di mare dal gusto intenso, soprattutto se con salsa di pomodoro.

Rubrica a cura di Salvo Giusino

Brugnano
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