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Vino della settimana

Costa d’Amalfi Doc Furore Bianco 2022 di Marisa Cuomo

10 Febbraio 2024
Etichetta del Furore bianco Etichetta del Furore bianco

Ci troviamo in Costiera Amalfitana, posto di impareggiabile bellezza da sempre rinomato per le sue coltivazioni. Un territorio che presenta non poche difficoltà per la sua particolare conformazione, ma che è anche in grado di ricompensare chi lavora la terra con grandi sacrifici, regalando prodotti unici. Qui i vigneti sono costituiti da piccole parcelle che trovano spazio su terrazzamenti incastonati tra le rocce. Sono pergole che guardano il mare e si intervallano ai pregiati limoneti, insieme ai quali vengono accarezzati dalla brezza e baciati dal sole del Mediterraneo. L’azienda di Marisa Cuomo e del marito Andrea Ferraioli nasce nel 1980 a Furore, avvalendosi della preziosa collaborazione del Professor Luigi Moio, enologo di fama internazionale, considerato da tutti come uno dei personaggi più importanti dell’Italia del vino. Andrea, discendente di un’antica famiglia di vinificatori del luogo, acquista proprio nel 1980 il marchio “Gran Furor Divina Costiera”, che nacque nel 1942 per valorizzare i vini del territorio e che oggi troviamo sulle etichette di Marisa Cuomo.

I vigneti si estendono per circa 20 ettari, distribuiti tra Furore e altri comuni della Costiera e in buona parte gestiti direttamente. In essi troviamo diverse varietà locali, sia a bacca bianca che a bacca rossa: Ripoli, Fenile, Ginestra, Falanghina, Biancolella, Aglianico e Piedirosso. Molto bella la cantina scavata nella roccia che offre condizioni ottimali e costanti di umidità e temperatura, fondamentali per l’affinamento dei vini. Ogni anno vengono prodotte 200 mila bottiglie, divise tra le etichette di una gamma che vede al vertice il pluripremiato Furore Bianco Fiorduva, seguito da altri vini validi, sia bianchi che rossi e da un rosato. Il Costa d’Amalfi Doc Furore Bianco 2022 è una riuscita combinazione di carica aromatica e freschezza che si traduce in un vino appagante, ma anche facile da bere. E’ fatto con Falanghina per il 60 per cento più un 40 per cento di Biancolella. Le uve provengono da vigneti situati su terrazzamenti costieri a Furore e nei comuni limitrofi, ad altitudini comprese tra 200 e 550 metri sul livello del mare con esposizioni sud e sud ovest. Il terreno qui è costituito da roccia dolomitico-calcarea. Il sistema di allevamento utilizzato è la pergola, la densità d’impianto va da 5 mila a 7 mila ceppi per ettaro, mentre le rese si aggirano intorno agli 80 quintali per ettaro. La vendemmia viene effettuata manualmente durante la prima decade di ottobre. La vinificazione inizia con diraspatura e pigiatura, seguite da una pressatura soffice. Il mosto fiore, dopo illimpidimento statico a freddo, fermenta alla temperatura di 15 gradi centigradi per 20-30 giorni. Prima dell’imbottigliamento sono previsti 4 mesi di affinamento in serbatoi di acciaio inox.

Versato nel calice, il Furore Bianco 2022 colpisce subito per il suo bel colore, un giallo paglierino carico e brillante con tenui riflessi dorati. Intenso e nitido il naso nel quale profumi di gelsomino e zagara risultano affiancati da note di frutta gialla matura e da un tocco di erbe aromatiche. E’ evidente il carattere mediterraneo del bouquet che si esprime con un timbro prevalentemente floreale. Il sorso è dotato di viva acidità e si distende in una progressione che conduce ad una chiusura sapida e leggermente agrumata di buona lunghezza. Ben presente il frutto al palato con un gusto che si arricchisce del ritorno dei fiori al retronaso. Questo bianco può essere abbinato a antipasti e primi piatti della cucina di mare, specialmente quelli a base di molluschi e crostacei, oppure alle fritture di pesce.

Rubrica a cura di Salvo Giusino

Marisa Cuomo
Via G.B. Lama, 16/18 – Furore (Sa)
tel. +39 089 830348
info@marisacuomo.com
www.marisacuomo.com