Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Scenari

Se la Ferrero acquista la Kellogg’s: come dire la Nutella sui corn flakes

12 Luglio 2025
Corn Flakes Ferrero Corn Flakes Ferrero

Se qualcuno dubitasse ancora del valore linguistico e comunicativo del cibo, ecco una notizia che dice di più di quel che racconta. Ferrero ha acquisito, cioè acquistato, una grossa fetta di Kellogg’s. Come dire: la crema di nocciole sui cereali del mattino.

È la mondializzazione, ragazzi: l’uomo più ricco d’Italia – terza generazione dei noti imprenditori piemontesi – continua la sua espansione negli Usa, che conta già decine di migliaia di dipendenti, finendo per inventare, forse, una nuova forma di prima colazione. Senza saperlo. O comunque senza volerlo. Un’icona dentro l’altra.

Dal punto di vista economico niente di nuovo sotto il sole. Alcuni miliardi in cambio del 21% del colosso americano, grazie a un maxiaccordo fra due forzuti consigli d’amministrazione che esondano da tempo le barriere nazionali, controllando decine di marchi e sottomarchi, prodotti soprattutto dolciari e loro differenti comportamenti di consumo.

Dal punto di vista simbolico c’è altro: la scalcagnata Italia, comunque operosa fino a morire, all’assalto del fortino statunitense. (Fiat aveva fatto qualcosa del genere con Chrysler). Se Nutella significa il Belpaese, i cereali parlano dell’american way of life – anche se, come si sa, sia l’una sia gli altri sono apprezzati un po’ dovunque nel mondo.

Dal punto di vista gastronomico le cose sono ancora diverse. Si aprono scenari prima impensati: immaginiamo nutella e corn flakes in un’unica ciotola, magari con un po’ di latte parzialmente scremato per ammorbidire il tutto.

Il cibo, come al solito, tradisce e traduce, inglobando nelle sue spire denari e poteri, mostrando se del caso la lingua.