Il 13 settembre Montalcino accoglierà una nuova edizione del Premio Casato Prime Donne, nato nel 1999 e divenuto negli anni un osservatorio attento sul talento femminile e un tributo al Brunello e al suo territorio.
Per il 2025 la giuria ha scelto una protagonista che rappresenta al meglio il dialogo fra innovazione e responsabilità sociale: Darya Majidi, imprenditrice e studiosa di intelligenza artificiale, prima in Italia ad aver puntato sulla diffusione delle competenze digitali tra le ragazze, con l’obiettivo di ridurre il divario di genere.
Majidi è stata inserita da LinkedIn tra le 200 voci mondiali più influenti in ambito AI, unica donna italiana. Dal 2024 guida il Comitato italiano di UN-Women, impegnato a migliorare la posizione del nostro Paese nella classifica globale sul gender gap. La sua attività le è valsa già numerosi riconoscimenti: “La Repubblica” l’ha inserita tra le 100 donne che stanno cambiando il mondo, mentre “Io Donna” l’ha scelta fra le dieci figure femminili più influenti in Italia.
Accanto a lei, il Premio continua a valorizzare il racconto giornalistico di Montalcino. Lara Loreti, responsabile della sezione Wine&Spirits de Il Gusto (La Repubblica), è stata premiata per l’articolo “Brunello di Montalcino: 5 cantine da non perdere”, un viaggio narrativo tra vigne, persone e bottiglie che restituisce l’anima del territorio. Giorgio Dell’Orefice, vicecaposervizio a Il Sole 24 Ore – Radiocor, ha invece ricevuto il riconoscimento dedicato al Consorzio del Brunello per i suoi contributi sulle dinamiche produttive e commerciali del vino di Montalcino, con dati e analisi puntuali.
Il Premio, però, non guarda solo ai nomi affermati. Ogni anno apre un incubatore di giovani talenti, coinvolgendo studenti e scuole d’arte in un progetto creativo legato alla vincitrice. Quest’edizione ha visto protagonisti i ragazzi del Liceo Linguistico Lambruschini di Montalcino, gli allievi della Scuola Tessieri – che hanno preparato la torta celebrativa – e le studentesse del LAO di Firenze, autrici di gioielli ispirati all’intelligenza artificiale. L’opera pittorica dedicata a Majidi porta invece la firma di Giulia Lapenta, del Liceo Artistico di Siena.
Il Premio Casato Prime Donne non è solo una cerimonia: è parte integrante di un progetto che lega cultura, vino e parità di genere. La cantina Casato Prime Donne, prima in Italia con un organico tutto femminile, produce il Brunello Prime Donne, selezionato da un panel internazionale di degustatrici. Nei suoi vigneti si snoda anche il Cammino delle Prime Donne, percorso meditativo che raccoglie le dediche delle vincitrici, accompagnate da installazioni artistiche.