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Scenari

Vinitaly sfida i dazi USA: a ottobre una fiera business a Chicago

27 Agosto 2025
Federico Bricolo, presidente di Veronafiere, e una veduta di Chicago Federico Bricolo, presidente di Veronafiere, e una veduta di Chicago

Alla seconda edizione di Vinitaly.USA attesi i principali produttori italiani e top importer americani: due giorni di degustazioni, incontri b2b e focus di mercato al Navy Pier di Chicago

Chicago, 5-6 ottobre 2025 – Quasi 250 espositori tra cantine, consorzi e grandi gruppi del vino italiano saranno presenti alla seconda edizione di Vinitaly.USA, in programma al Navy Pier di Chicago. L’evento, organizzato da Veronafiere-Vinitaly insieme a ITA Italian Trade Agency, Fiere Italiane e alla Camera di Commercio italiana americana del Midwest, si conferma come piattaforma strategica per il vino italiano sul mercato statunitense.

Il giro d’affari aggregato delle aziende presenti supera i 7,2 miliardi di euro, con una partecipazione che unisce grandi brand e realtà consortili. Tra i nomi attesi figurano Antinori, Frescobaldi, Ferrari, Zonin, Bellavista, Berlucchi, Planeta, Allegrini, Pasqua, Feudi di San Gregorio, Tasca d’Almerita e Tommasi, oltre a una rappresentanza significativa del Prosecco (Mionetto, Villa Sandi, Valdo). Presenti anche i consorzi di alcune delle principali denominazioni: Prosecco Doc, Conegliano Valdobbiadene Docg, Asti Docg, Valpolicella, Brunello di Montalcino, oltre a Umbria Top e alla Doc Sicilia.

Sul fronte statunitense hanno già confermato la partecipazione diversi importatori di primo piano, tra cui Volio Fine Wine Imports, Terlato Wines, Vias, Winebow e Eagle Eye Wines.

Oltre alle degustazioni e agli incontri B2B, il programma prevede il debutto internazionale del wine2wine business forum, con venti sessioni dedicate ad analisi di mercato, tasting e formazione. Sarà inoltre annunciata la lista dei produttori protagonisti di Vinitaly OperaWine 2026, selezionati da Wine Spectator. Accanto al vino, spazio anche all’enoturismo, con Vinitaly Tourism, e all’olio extravergine d’oliva, protagonista dell’Oil Bar di SOLExpo.

Per il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, la risposta delle aziende italiane dimostra come alle difficoltà poste dalle tariffe si scelga di reagire con una maggiore presenza e promozione negli Stati Uniti. Una visione condivisa anche dal direttore generale Adolfo Rebughini, che sottolinea l’obiettivo di “rafforzare la presenza del vino italiano con una piattaforma stabile, capace di trasformare anche le fasi più complesse del mercato in opportunità di crescita”.