Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Scenari

BolognaFiere entra in United Experience e apre nuove rotte per il vino italiano

17 Settembre 2025
Antonio Bruzzone, Ceo di BolognaFiere Group Antonio Bruzzone, Ceo di BolognaFiere Group

Debutto a Londra nell’aprile 2026, poi Vietnam e Messico: focus su mercati in forte crescita

Il vino italiano prepara nuove rotte internazionali. BolognaFiere, attraverso la sua filiale americana BolognaFiere USA, è entrata nel capitale della società statunitense United Experience, acquisendone il 30%. Con questa operazione prende forma Wine Experience, un nuovo format fieristico che nel 2026 porterà il vino in tre piazze strategiche: Londra, Ho Chi Minh City in Vietnam e Città del Messico.

La scelta non è casuale. Il Regno Unito è già uno dei mercati di riferimento per l’export vinicolo italiano, mentre Vietnam e Messico rappresentano due aree ad altissimo potenziale. Il Vietnam, con oltre 100 milioni di abitanti, ha visto crescere il PIL del 5% negli ultimi tre anni e registra una domanda di vino in costante aumento: l’Italia copre oggi il 24% delle importazioni, ma le previsioni parlano di un balzo del 45% in volume e del 90% in valore entro il 2027. In Messico, invece, il consumo pro capite è cresciuto del 60% negli ultimi anni, con un mercato che nel 2030 dovrebbe raggiungere i 6 miliardi di dollari, per il 70% coperti da importazioni.

Il debutto sarà a Londra, il 26 e 27 aprile 2026, nei padiglioni di ExCel, con oltre 200 espositori vinicoli e 60 del settore food, affiancati da 1.500 buyer internazionali. Seguiranno le tappe in Asia e America Latina: l’11 e 12 giugno a Ho Chi Minh City e il 10 e 11 novembre a Città del Messico.

Per BolognaFiere si tratta di un ulteriore tassello nella strategia di internazionalizzazione che ha già visto nascere progetti come Slow Wine Fair e Champagne Experience. «Il settore vitivinicolo è uno dei pilastri dell’agroalimentare italiano – spiega Antonio Bruzzone, Ceo di BolognaFiere Group –. Con Wine Experience offriamo alle cantine uno strumento concreto per affrontare mercati dinamici e complessi, valorizzando il vino come ambasciatore della nostra cultura nel mondo».

Maurizio Muzzetta, fondatore di United Experience, sottolinea invece la necessità di innovare il linguaggio delle fiere di settore: «Il vino non può restare ancorato a schemi tradizionali. Con Wine Experience vogliamo trasformare le manifestazioni in occasioni capaci di unire cultura e mercato, tradizione e innovazione, con un dialogo diretto e coinvolgente».

Un messaggio chiaro: il futuro del vino italiano passa anche dalla capacità di uscire dai confini abituali e raccontarsi in mercati che stanno già cercando nuove storie da bere.