Considerato da molti tra i più grandi rossi d’Italia, l’Aglianico del Vulture nasce sui terreni minerali e lavici del Monte Vulture, il vulcano spento che domina il nord della Basilicata. Le sue caratteristiche, struttura importante, acidità vibrante, tannini fitti, straordinaria capacità di invecchiamento, lo rendono un vino capace di riflettere con precisione il territorio che lo genera.
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In queste campagne, ricche di storia e di stratificazioni culturali, la viticoltura convive da secoli con le eredità della Magna Grecia e dell’età romana. Non a caso, proprio a Venosa nacque Orazio, il poeta latino che più di ogni altro ha saputo mettere in versi il legame tra uomo, natura e tempo.
È in questo contesto che si inserisce la notizia diffusa dal Consorzio di Tutela Aglianico del Vulture, che ha espresso apprezzamento per l’emendamento al Ddl “Assestamento di Bilancio 2025-2027” che conferma il sostegno al Comune di Venosa per la realizzazione dell’evento “Gusti nobili del vulcano”, in programma a fine primavera del 2026 e dedicato proprio alla figura di Orazio e al celebre motto “Carpe Diem”.
Il presidente del Consorzio, Francesco Perillo, ha espresso soddisfazione, evidenziando come l’iniziativa unisca riferimenti culturali e valorizzazione enogastronomica. Nel comunicato, Perillo si congratula con i consiglieri regionali Maddalena Fazzari e Mario Polese per aver promosso la misura e ringrazia l’intero Consiglio regionale per il voto favorevole, interpretato come un segnale di attenzione verso eventi in grado di rafforzare l’identità lucana e generare ricadute economiche sul territorio.
Il Consorzio sottolinea inoltre come iniziative di questo tipo possano inserirsi nel più ampio circuito degli appuntamenti dedicati all’enogastronomia e al turismo di qualità, contribuendo a consolidare l’immagine dell’Aglianico del Vulture come uno dei prodotti simbolo della Basilicata.