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Scenari

Dazi, la Francia non se la passa meglio. Uiv: necessario estendere da tre a dieci anni la durata della misura Ocm Promozione

03 Dicembre 2025
Consiglio Uiv, Lamberto Frescobaldi Consiglio Uiv, Lamberto Frescobaldi

Nel terzo trimestre -15% per l’Italia e -26% per la Francia nei prezzi all’origine. Il decreto sui dealcolati atteso da due mesi in Ragioneria

Nel Consiglio nazionale di Unione italiana vini, riunito a Roma, il presidente Lamberto Frescobaldi ha illustrato le difficoltà che il settore sta affrontando sul mercato statunitense. I dazi imposti dagli Usa, ha spiegato, non mostrano segnali di revisione e le imprese europee stanno compensando gli effetti delle tariffe riducendo i prezzi all’origine. Nel terzo trimestre il vino italiano diretto negli Stati Uniti ha registrato una diminuzione media del 15%, mentre quello francese è sceso del 26%. Nello stesso periodo, i listini della distribuzione americana sono aumentati di circa quattro-cinque punti e gli ordini legati al Thanksgiving non hanno evidenziato segnali di ripresa.

Secondo Frescobaldi, la pressione sui margini non è più sostenibile: nei tre mesi considerati l’export verso gli Usa ha perso quasi 110 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2024. Il presidente ha definito “positivo” lo stanziamento di 100 milioni inserito nel Ddl Bilancio per la promozione, sottolineando però la necessità che il vino resti una priorità per le politiche del made in Italy. Ha inoltre richiamato il ruolo della distribuzione statunitense, invitando a una gestione dei prezzi che favorisca la ripartenza dei consumi.

Il Consiglio ha analizzato anche la situazione dell’export nei mercati extra-Ue. L’Osservatorio Uiv rileva una flessione del 14% a valore nel terzo trimestre e un calo tendenziale del 5,7% nei primi nove mesi dell’anno. In questo quadro, le risorse aggiuntive affidate all’Agenzia Ice assumono un ruolo centrale per ampliare il raggio d’azione sui mercati terzi, con effetti attesi sul medio-lungo periodo.

In vista del Trilogo sul Pacchetto vino, Uiv ha ribadito la richiesta di estendere da tre a dieci anni la durata della misura Ocm Promozione nei singoli Paesi obiettivo. L’associazione ha inoltre espresso contrarietà al finanziamento degli espianti di vigneti senza risorse aggiuntive, ricordando l’esito dell’intervento del 2009, costato un miliardo di euro e giudicato inefficace. Il segretario generale Paolo Castelletti ha evidenziato il rischio di sottrarre fondi destinati a investimenti, ristrutturazioni e sviluppo.

Rimane aperto anche il capitolo dei vini dealcolati. Uiv attende la conclusione dell’iter del decreto interministeriale Masaf–Mef, fermo in Ragioneria da circa due mesi. Per le imprese, il provvedimento rappresenta un passaggio necessario per operare nelle stesse condizioni dei produttori europei, attivi da quattro anni sulla base del regolamento Ue del 2021.