Ventuno tappe, 3.546 chilometri percorsi in bicicletta da oltre 200 atleti. Tutto è pronto per il Giro d'Italia che partirà il 4 maggio da Gerusalemme, per la prima volta fuori dai confini europei, per chiudersi a Roma il 27 maggio.
Un evento che unisce sport e cultura, rappresenta infatti un'occasione anche per conoscere borghi poco conosciuti con le loro specialità dove farà tappa la corsa ciclistica, che per la prima volta toccherà il territorio della Franciacorta. Con una app, realizzata dalla piattaforma Virail, inizia il viaggio per scoprire le 10 soste da fare con la maglia rosa, passando dalle prelibatezze calabre e piemontesi, alle ricette di Rossini alla grattachecca romana. Se a Caltagirone, prima tappa italiana, non si può perdere l'Infiorata, a Pizzo Calabro (settima tappa) bisogna mangiare il tartufo, gelato nato 70 anni fa in questo borgo. Ai piedi del Gran Sasso merita una sosta Rocca Calascio (nona tappa), il castello dell'anno mille che ha fatto da set a film a “Ladyhawke” e a “Il nome della Rosa”. Mentre Gualdo Tadino (10° tappa) è la città della ceramica dal 1300, a Osimo (11° tappa), occorre ammirare le 12 statue acefale che abbellivano l'antico foro romano. E poi ancora Pesaro (dodicesima tappa) dove vale la pena assaggiare i maccheroni del compositore Gioacchino Rossini, Grinzane Cavour (diciottesima tappa), per degustare vini e Cuneesi al rum, Venaria Reale (diciannovesima tappa) per visitare la grande reggia e Cervinia (ventesima tappa) per visitare la grotta di ghiaccio più alta di Europa. Ultima tappa è Roma dove non si può fare a meno di assaggiare una grattachecca, bibita a base di ghiaccio e sciroppi di frutta. Dal 4 maggio, infine, in ogni tappa del Giro d'Italia, lo sponsor ufficiale della gara Rovagnati allestirà lo stand il “Giro del Gusto” per far assaggiare ai visitatori i propri salumi.
C.d.G.