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Istituzioni

Frodi sui prodotti enogastronomici italiani: sequestri per 68 milioni di euro

07 Aprile 2016
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Pubblicato il report dell'ispettorato centrale repressione frodi

È stato pubblicato sul sito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali il report dell’attività operativa dell’Ispettorato Centrale Repressione Frodi (Icqrf) relativo al 2015.

Sono stati 36.864 i controlli eseguiti, 53.490 i prodotti e 24.003 i produttori verificati; 4.052 le sanzioni amministrative elevate, a cui si aggiungono 2.786 diffide. Particolare attenzione ai settori del vino e dell’olio nei quali gli uomini dell’Icqrf effettuano l’80% dei controlli nazionali. Inoltre, nel 2015 sono state inoltrate 255 notizie di reato all’Autorità giudiziaria, operati 676 sequestri, per un valore economico complessivo di oltre 68 milioni di euro e un quantitativo di prodotti agroalimentari sequestrati pari a circa 77.000 tonnellate.

I risultati più rilevanti nella tutela dei prodotti agroalimentari di qualità italiani si registrano sul fronte web, la nuova frontiera dell’agropirateria. Il Ministero delle politiche agricole è l’unico al mondo ad avere accordi con eBay e Alibaba per far rimuovere i falsi prodotti Dop e Igp dagli scaffali virtuali. Proprio all’estero e su internet, nel solo 2015, l’Icqrf ha avviato procedure di contrasto a usurpazioni ed evocazioni che hanno riguardato 561 casi.
Nel dettaglio: 220 sono stati i prodotti in vendita sul market place e-Bay, 65 quelli su Alibaba, 63 prodotti hanno riguardato segnalazioni fatte come Autorità ex-officio, 213 come Organismo di contatto per il settore vitivinicolo. Tra questi ultimi, 4 casi hanno interessato Paesi extra unione europea ed è stato richiesto l’intervento da parte della Commissione Europea.

“A 30 anni dalla sua costituzione – ha affermato il Ministro Maurizio Martina – l’Icqrf si conferma uno dei punti di riferimento del nostro sistema dei controlli. Su questo fronte e su quello della lotta al falso Made in Italy l’Italia c’è. Lo dimostrano non solo i numeri del report 2015, ma il lavoro svolto quotidianamente, in modo capillare, dai nostri organismi. Non a caso il nostro sistema è riconosciuto tra i migliori al mondo e siamo gli unici ad aver chiuso accordi con le più grandi piattaforme di e-commerce per garantire ai marchi geografici la stessa protezione contro i falsi riconosciuta ai marchi commerciali. Dallo scorso anno abbiamo anche il segno unico che rappresenta uno strumento innovativo che aiuta a dare riconoscibilità al sistema agroalimentare italiano, valorizzando meglio la nostra presenza soprattutto nelle fiere internazionali e con iniziative speciali nella grande distribuzione. Il mondo ha fame d’Italia e noi rispondiamo con qualità, sicurezza ed eccellenza”.

C.d.G.