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Testo Unico del Vino, la Commissione Agricoltura della Camera approva

06 Aprile 2016
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Il provvedimento sarà presentato al Vinitaly

 

(Il ministro Maurizio Martina)

È stato approvato in Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati il Testo unico del vino.

Lo rende noto il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali. “L'approvazione in Commissione del Testo unico del vino è un passo in avanti molto significativo” commenta il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina.
A Vinitaly, annuncia il ministro, “presenteremo il provvedimento che è stato condiviso con tutta la filiera. A 30 anni dallo scandalo del metanolo – continua il ministro Martina – l'Italia punta ad avere una sola norma di riferimento per il settore vitivinicolo. Il Testo unico è uno strumento fondamentale della nostra strategia di rafforzamento del vino italiano e del percorso di semplificazione burocratica. È stato fatto un lavoro importante di sintesi e di innovazione alla Camera da parte dei deputati. Ora è importante andare avanti nell'iter parlamentare e arrivare presto alla sua approvazione definitiva. Lo dobbiamo a un settore che vale più di 14 miliardi di euro e in questi anni ha dimostrato di essere a tutti gli effetti un modello”.

L’arrivo del testo unico sul vino “taglia del 50% il tempo dedicato alla burocrazia che dal vigneto alla bottiglia rende necessario adempiere a più di 70 pratiche che coinvolgono 20 diversi soggetti che richiedono almeno 100 giornate di lavoro per ogni impresa vitivinicola per soddisfare le 4mila pagine di normativa che regolamentano il settore”. E' quanto ha affermato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, nel commentare positivamente l’approvazione in Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati il Testo unico del vino. Un testo ampiamente condiviso che raccoglie molte nostre proposte che consentono di ridurre gli oneri anche economici a carico delle imprese senza abbassare la soglia di garanzia qualitativa attraverso i controlli”, ha precisato Moncalvo. Il testo unico tra l’altro porterà alla revisione del sistema di certificazione e controllo dei vini a denominazione di origine ed indicazione geografica con un contenimento dei costi, ma anche semplificazioni sulla normativa accise da lungo tempo attese e norme per garantire trasparenza sulle importazioni dall’estero e – continua la Coldiretti – a sostegno delle esportazioni del vino Made in Italy. L’Italia ha conquistato nel 2015 il primato mondiale nella produzione di vino con 47,4 milioni di ettolitri e dal punto di vista qualitativo puo’ contare sul primato in Europa per numero di vini con indicazione geografica (73 Docg, 332 Doc e 118 Igt). Nel 2015 – conclude la Coldiretti – è stato ottenuto il record delle esportazioni di vino per un valore di 5,4 miliardi di euro, la prima voce dell’export agroalimentare nazionale.

C.d.G.