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La guida

Guida ai Bar d’Italia 2016, la curatrice Laura Mantovano spiega le nuove abitudini dei clienti

12 Ottobre 2015
Premiazione_La_Pasqualina Premiazione_La_Pasqualina


(Il bar dell'anno, La Pasqualina di Almenno San Bartolomeo)

da Milano, Michele Pizzillo

Se il duetto tra Andrea Illy e Laura Mantovano ha seguito il copione scritto da un esperto sceneggiatore, c’è da dire che i due hanno recitato bene la parte sulla pedana del salone d’onore della Triennale di Milano in occasione della presentazione della guida “Bar d’Italia di Gambero Rosso 2016”.

Se hanno improvvisato, sono stati veramente degli ottimi attori, tanto da catturare l’attenzione del pubblico presente alla consegna dei riconoscimenti ai bar che stanno facendo vivere un momento magico ad un tipo di locale “sbocciato nella Mittleuropa settecentesca, tra Venezia e Vienna, coniugando subito caffè&cultura: nella sua versione espresso sulla Laguna e poi a Trieste o bevanda calda a Vienna, Praga e Budapest, il caffè ha alimentato l’intelletto, mentre le caffetterie diventavano culle del pensiero, luoghi sociali e culturali per eccellenza”, sottolinea Andrea Illy, presidente dell’azienda fondata dal nonno il secolo scorso a Trieste. E la curatrice dell’unica guida che censisce i migliori bar d’Italia (1.200, spalmati su 400 pagine), Laura Mantovano, concordando con il torrefattore triestino evidenzia che “oggi il bar è al centro della vita sociale e culturale delle città. È diventato addirittura un locale h24 dove tutto trovi e tutto puoi fare. Come, per esempio, acquistare prodotti di nicchia, oggettistica per la casa, libri, giornali, dvd, ma, anche, vedere una mostra importante, ascoltare buona musica, partecipare a workshop. E, non dimentichiamolo, sorseggiare un ottimo caffè, consumare una colazione strepitosa (anche chi è vegano o celiaco), assaporare un cocktail fatto su misura”.

Non tutti i locali, però, hanno queste caratteristiche. Che fa, allora, “Bar d’Italia di Gambero Rosso”? Da 140.000 bar attivi dalle Alpi a Lampedusa, i suoi esperti ne estrapolano 1.200 e li descrivono con le loro tipicità più interessanti. Da questi 1.200 indirizzi, come una sorta di abili prestigiatori, scelgono quello a cui assegnare il “premio Illy bar dell’anno” che si propone di valorizzare e promuovere la cultura del bar italiano. Vincitore, quest’anno, è stato “La Pasqualina” di Almenno San Bartolomeo, in provincia di Bergamo, dove Riccardo Schiavi ha raggiunto la perfetta sintesi del bar del futuro con una offerta completa tra dolce e salato, grazie anche alla ricerca assidua del rapporto tra qualità e salubrità del prodotto offerto ai consumatori. Il vincitore del premio, che avrà la possibilità di andare in Brasile alla scoperta delle origini e della coltivazione del caffè, è stato estrapolato dalla rosa dei 27 bar che servono un caffè eccellente in un locale altrettanto eccellente e segnalati sulla guida con “tre tazzine & tre chicchi” e distribuiti tra Lombardia (7), Emilia e Romagna (5), Friuli Venezia Giulia (3), Piemonte, Liguria, Veneto e Sicilia con 2 e uno ciascuno per Toscana, Marche, Lazio e Puglia. Poi ci sono 4 locali storici (Converso di Bra, Baratti&Milano e Mulassano di Torino, Gran caffè Quadri di Venezia) ed altrettanti bar di grandi alberghi (Dandolo dell’hotel Danieli e Gabbiano e Fortuny dell’hotel Cipriani di Venezia, Winter garden dell’hotel St. Regis Florence di Firenze, Strawinskij bar dell’hotel De Russie di Roma), nonché i bar con le migliori colazioni d’Italia: 5 in Lombardia e Veneto, 3 in Emilia Romagna e Puglia, 2 in Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Marche, Lazio e Sicilia e uno per Liguria, Campania e Calabria. Mentre il premio “Sanbitter & Gambero Rosso” per l’aperitivo dell’anno è stato assegnato a “Il Pasticciottino” di Gallipoli dove Antonio Campeggia in una mini-creazione racchiude i profumi, i sapori e i colori della Puglia. Ed è proprio “quello che volevamo per esaltare la qualità, creatività e italian style di Sanbitter” dice Erika Tuniz della Sanpellegrino.


(Erika Tuniz, Antonio Campeggia ed il barman Enzo Lagravinese)

Tredici, poi sono i bar che per dieci anni consecutivi hanno conquistato “tre tazzine & tre chicchi”: 4 in Piemonte (Converso, Baratti&Milano, Neuv Canal’d Brons e caffè Platti di Torino), 3 in Sicilia (caffè Sicilia di Noto, Antico caffè Spinnato di Palermo e Di Pasquale di Ragusa), 2 in Veneto (Biasetto di Padova e il citato bar Dandolo) e 1 ciascuno in Lombardia (Zilioli di Brescia), Toscana (Tuttobene di Campi Bisenzio), Abruzzo (Caprice di Pescara) e Lazio (Stravinsij).

Quest’anno c’è anche il bar dell’anno scelto dai lettori che hanno espresso il loro voto attraverso il sito di Gambero Rosso. Ex equo sono stati premiati Staccoli caffè di Cattolica e Dolce&Salato di Pianoro.
In coda a “Bar d’Italia” una selezione di una quarantina di locali selezionati in tutto il mondo dove è possibile trovare l’italian style.