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La manifestazione

Salone del Gusto, il bilancio: oltre 200mila visitatori. Annunciata l’alternativa torinese all’Expo 2015

29 Ottobre 2012
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Roberto Burdese e Maurizio Braccialarghe

da Torino Daniela Corso 

Cresce il numero dei visitatori e la qualità degli eventi e della partecipazione all’interno della manifestazione internazionale che ha fatto di Torino la capitale enogastronomica italiana.

I numeri presentati dal presidente nazionale di Slow Food Roberto Burdese, che ha tenuto insieme all’assessore alla Cultura del Comune di Torino Maurizio Braccialarghe la conferenza di chiusura, sono più che positivi: un aumento del 10% dei visitatori e 220.000 passaggi, molti dei quali esteri, registrati durante i cinque giorni di manifestazione, con una maggiore permanenza dei visitatori presso i padiglioni.

“Ciò che ci ha colpito molto favorevolmente – dichiara Roberto Burdese – è stata la presenza di moltissimi giovani a tutti i livelli, dagli espositori ai visitatori passando per i giornalisti. Inoltre la partecipazione ai momenti didattici quest’anno è stata particolarmente significativa, sia nelle cifre sia per la qualità degli interventi, con richieste su argomenti forti, come il tema delle etichette e quelli legati a temi agricolo-sociali tra cui l’agricoltura come opportunità di rinascita, come nel caso del post terremoto in Emilia”.

Alle 56 conferenze organizzate hanno partecipato oltre 16.000 persone e sono stati più di 8.000 gli studenti, dalle elementari alle superiori, che hanno visitato in questi giorni il Salone. “Il bilancio economico e di pubblico di questi giorni – continua Burdese – ci fa comprendere che il settore enogastronomico ed agroalimentare segna il polso dell’economia del nostro paese molto più di altri ma, oltre all’ incredibile collaborazione della squadra di persone che ci sopporta, sono necessari investimenti per potere reggere”. 

Da parte sua l’assessore Braccialarghe ha sottolineato l’importanza dello spirito che anima questa manifestazione e grazie alla quale la città di Torino sta sorprendendo per la sua capacità di farvi fronte. A proposito dell’importanza dell’agroalimentare per il nostro paese Braccialarghe ha dichiarato: “Milano si è candidata a rappresentare la cultura, la scienza e la tecnologia del nostro paese in quest’ambito per Expo 2015. Prescindere da un evento come il Salone del Gusto e Terra Madre potrebbe essere un’occasione perduta. In questo caso Torino sarà di nuovo protagonista nel 2015 con un’organizzazione parallela a quella di Expo”. Alternativa confermata da Roberto Burdese che aggiunge: “Stiamo pensando ad un calendario di eventi che per la stessa durata dei sei mesi di permanenza di Expo 2015 a Milano, coinvolga l’intera città di Torino con una formula misurata alle risorse disponibili e dei cui effetti possa beneficiare l’intera città”.