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All’Expo il primo spumante transazionale: è fatto con vini delle Terre Lariane e tedeschi

11 Agosto 2015
vino_italo_tedesco vino_italo_tedesco

di Michele Pizzillo

Dovrebbe essere il primo spumante transnazionale. Conseguenza, positiva, di un gemellaggio fra due cittadine che risale al 1978. Erba, in provincia di Como, infatti, sottoscrisse il gemellaggio con Fellbach, piccolo centro quasi a ridosso di Stoccarda, in Germania, che già all’epoca poteva contare su un vigneto che superava i 150 ettari di estensione diviso fra diversi produttori di vino. Mentre ad Erba la coltura della vigna era un’attività marginale. 

Tant’è vero che trascorreranno 30 anni prima che sette viticoltori, ma di un territorio abbastanza vasto tra le provincie di Como e di Lecco, dessero vita al Consorzio Terre Lariane per tutelare il vino a indicazione geografica tipica che producevano. Oggi i soci sono 18 e dopo le prime bollicine transnazionali e non è escluso che cresca l’interesse per la vigna. Visto anche la lungimiranza di questo pugno di produttori lariani guidati da una giovane viticoltrice, Claudia Crippa, proprietaria della cantina La Costa di Perego. Che l’anno scorso intuì subito la portata della proposta della cantina sociale di Fellbach, un colosso rispetto alle piccole aziende lariane, di produrre una cuvée dall’unione di due vini a base di Riesling, composto da 1.000 litri di vino provenienti da cinque produttori Igt Terre Lariane e da 1.000 litri provenienti dalla cantina tedesca. Nascono così le bollicine del gemellaggio, 2.000 bottiglie, denominate “Cuvée Erba Fellbach” che è stata molto apprezzata in una degustazione organizzata a Pianeta Lombardia, il padiglione che a Expo la Regione Lombardia mette a disposizione dei consorzi di tutela per presentare al mondo i vini lombardi. Unica concessione all’extra regionalità, ma solo al 50 per cento, è con le bollicine del gemellaggio. Che si presenta come la sintesi di vini aromatici di prima qualità delle due aree territoriali, con un bouquet molto ricco e profumi vivaci e persistenti. Un vino perfetto con formaggi, pesce e verdure.


(Claudia Crippa, presidente del consorzio Igt Terre Lariane)

Ma la Cuvée Erba Fellbach è stata anche protagonista della giornata nazionale che la Repubblica Federale di Germania ha celebrato ad Expo, proprio per evidenziare l’importanza del progetto di ricerca enologica nato dalla collaborazione fra il “Consorzio Igt Terre Lariane” e la Cantina sociale FellbacherWeingartner.

Ricorda Crippa: “Per più di un anno il consorzio e la cantina tedesca hanno lavorato alla selezione e combinazione di uve da impiegare nella produzione di oltre 2.000 bottiglie di cuvée; con un costante confronto fra operatori italiani e tedeschi e alla condivisione di conoscenze tecniche e metodi di produzione. Due culture enologiche a confronto, insomma, che hanno dato vita ad un’esperienza di altissimo valore sociale ed economico, a dimostrazione che l’integrazione fra Stati in Europa è possibile anche a partire dalle piccole produzioni locali”. Per cui la cuvèe Italia-Germania potrebbe essere vista come un modello virtuoso che parte da uno scambio di tipo istituzionale fra territori e potrebbe arrivare allo sviluppo di interessanti collaborazioni fra operatori economici di due Paesi. “La collaborazione con il Consorzio Igt Terre Lariane è stata ottima fin da subito – ammette Thomas Seibold, direttore della cantina tedesca –, come dimostra il grande impegno di Claudia Crippa, che si è recata in prima persona a Fellbach per verificare la compatibilità qualitativa delle uve da miscelare per la cuvée. Naturalmente, auspichiamo che quanto realizzato a livello enologico con il Comune di Erba possa ripetersi in tutti gli altri ambiti”.