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Scenari

Renzo Rosso vuole il 10 % di Masi Agricola: pronto un extra esborso di 3,6 milioni

26 Marzo 2022

di Emanuele Scarci

Braccio di ferro tra i fratelli Boscaini e Renzo Rosso.

Mr Diesel avrebbe superato la soglia del 10% in Masi Agricola. Questi i rumor che circolano negli ambienti finanziari milanese, anche se, al momento, non ci sono conferme ufficiali. Mr Diesel avrebbe arrotondato la sua quota in Masi passando dal 7,5% a oltre il 10%. Alle quotazioni attuali comporterebbe un esborso superiore a 3,6 milioni di euro (più i 5 milioni per arrivare, in due step, al 7,5%). Masi e tra i big dei vini premium italiani e una delle più prestigiose cantine della Valpolicella. La mossa di Rosso segue a breve distanza quella dei 3 fratelli Boscaini che, con un arrocco, hanno stipulato un patto parasociale triennale (con impegni di consultazione e voto per la nomina del cda e diritti di prelazione e covendita in caso di trasferimento delle partecipazioni sindacate) per un totale del 73,5% del capitale di Masi. Da rilevare anche l’ingresso di Fondazione Enpaia (l’ente di previdenza degli addetti in agricoltura) nel capitale con una quota del 4% della società della Valpolicella.

Strategia difensiva?
Perchè Mr Diesel sborsa altri 3,6 milioni per una società a controllo blindato? Probabilmente l’imprenditore del fashion (inavvicinabile) crede nelle potenzialità di Masi e nella forza del brand. Inoltre, scorrendo il regolamento del Mercato alternativo dei capitali, piattaforma di quotazione di Masi, emerge che l’azionista di controllo per procedere al delisting ha bisogno dell’assenso del socio con almeno il 10% dei titoli. Il delisting è la procedura di uscita dal listino Aim, al di fuori del quale i diritti degli azionisti di minoranza sarebbero più compressi. Si tratta, in poche parole, di una strategia difensiva. Vedremo se Rosso arrotonderà ulteriormente la sua quota, anche se il flottante è oramai ridotto al 13%. Potrebbe arrotondare la sua quota anche Enpaia, ma è del tutto teorico.

Quale le prossime mosse degli attori in campo?
Sembra di escludere che l’imprenditore del fashion possa replicare la vicenda della catena commerciale NaturaSì, quando, in disaccordo col management, ingaggiò un confronto che, nel 2020, indusse gli azionisti di controllo a liquidarlo con 53 milioni per un pacchetto di azioni del 26,1%. Oggi Rosso, oltre a sedere nel Cda di Masi, è stato nominato dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi ambasciatore per eccellenza, bellezza e gusto dei marchi italiani. Nel 2021 l’Otb di Mr Diesel ha generato ricavi per 1,53 miliardi, un Ebitda di 354 milioni e un utile di 142 milioni.

Un buon 2021
Dal punto di vista gestionale, nel 2021 Masi Agricola ha superato il giro d’affari e la redditività del 2019 nonostante il canale del business travel non sia tornato completamente alla normalità pre-pandemica. I ricavi netti consolidati sono stati di 66,4 milioni (51,7 milioni nel 2020, +28,4%), l’ Ebitda di 12,9 milioni (5,5 milioni), l’Ebitda margin del 19,5% contro il 17,2% del 2019. Tuttavia senza 1,5 milioni di contributi pubblici, tra Ocm e ristori, la redditività sarebbe stata allineata al 2019. L’utile netto è di 5,4 milioni (0,8 milioni) e l’indebitamento finanziario netto di 2,7 milioni (6,4 milioni) (leggi questo articolo>).