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Taormina Gourmet 2015

La “sfida” di Rallo: vincere il tempo e creare vini che migliorino con il passare degli anni

25 Ottobre 2015
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di Geraldine Pedrotti

Vincere la sfida del tempo e creare grandi vini siciliani che migliorino nel corso degli anni. È questa la direzione impressa da Andrea Vesco alla sua Cantina Rallo, protagonista oggi pomeriggio della degustazione en primeur “Dal Grillo al Nero d’Avola” a Taormina Gourmet. 

Cinque vini, due Grillo, due Nero d’avola e un Marsala, in cui il fattore tempo, visto sia come passare degli anni che come storia e tradizione, è l’elemento cardine. 
Si parte con due Grillo, il primo è un Maggiore 2014, prodotto come tutti i vini Rallo in biologico con lieviti autoctoni e imbottigliato sotto azoto, tecnica che – grazie all’inibizione delle sostanze ossidanti contenute nell’ossigeno – consente al vino di maturare senza alterarsi negativamente. Subito dopo tocca al secondo Grillo, Lacuba 2014 Riserva, degustato per la prima volta in assoluto e non ancora in commercio. Un vino nato per non essere consumato subito, ma almeno due anni dopo la sua creazione e che, infatti, andrà in commercio non prima del prossimo anno. E che rappresenta la sfida che la Rallo sta lanciando: creare un vino che migliori nel tempo invece che corrompersi. “Il tempo riempirà questo vino di sfumature terziarie nobilitanti che contribuiranno a migliorarlo – spiega Andrea Vesco – non possiamo ancora stabilire quando sarà distribuito, lo assaggeremo di mese in mese e quando avrà raggiunto il massimo di qualità lo metteremo in commercio”. 

Il tempo e il suo effetto sul vino è la chiave di lettura anche del secondo confronto, quello tra due Nero d’Avola: il Manto 2013 e il Lazisa 2013 Riserva, il primo un rosso consolidato, il secondo che invece lo sarà nel prossimo futuro.
“Il Manto – racconta il patron di Rallo – vinifica prevalentemente in acciaio, fa infatti solo un piccolo passaggio in legno, e viene affinato in bottiglia. Il Lazisa, al contrario, passa un anno in legno. Lo spettro di frutta rossa tipica del Nero d’Avola è delicato nel primo caso, molto piu marcato nel secondo”.
Come nel caso del Lacuba, anche il Lazisa è stato degustato in questa occasione en primeur e non si trova ancora in commercio, per consentire al vino di maturare e migliorare ulteriormente con il trascorrere dei mesi. 

Infine, un omaggio alla storia della Cantina Rallo e alla famiglia che nel 1861 la fondò e che produsse Marsala fino agli anni ‘90, prima che i Vesco rilevassero l’azienda: il Ventanni Soleras Marsala Vergine 1990. “Quando siamo entrati nella compagine societaria dell’azienda abbiamo deciso di abbandonare la produzione di Marsala, tranne che di uno, il Marsala Vergine. Questo per due motivi: il fatto che effettivamente fosse un gran vino, ma anche come segno di rispetto nei confronti della memoria della famiglia Rallo che sul Marsala costruì tutta la sua storia”.

ALCUNE IMMAGINI DELLA DEGUSTAZIONE