Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Vinitaly 2019

La storia di Madame Martis attraverso una verticale: “Abbiamo iniziato con 500 bottiglie”

13 Aprile 2019
Roberta_Giuriali_e_Antonio_Stelzer_Matteo_Ferrari Roberta_Giuriali_e_Antonio_Stelzer_Matteo_Ferrari

di Marco Sciarrini

Verticale storica per l'azienda Maso Martis che ha organizzato una degustazione con le annate 2007, 2005, 2003, 2001 e 1999.

Affollata da un pubblico di stampa ed operatori, una rara degustazione che rimarrà impressa nel ricordo per l’unicità delle bottiglie stappate e l’affascinante storia degli Stelzer, famiglia viticola emblema del Trento doc, metodo classico delle Dolomiti. Degustazione storica dicevamo per le bottiglie prodotte con le uve migliori coniugando l'eleganza del Pinot Nero con la fragranza dello Chardonnay e la morbidezza del Meunier, una sintesi dei pregiati elementi che caratterizzano lo stile armonico e deciso degli spumanti di questa azienda. La zona di produzione è la collina ad est di Trento a 450 metri sul livello del mare, mentre il terreno dove insistono le vigne è di origine limoso, calcareo ricco di scheletro su roccia rossa trentina. La cuvèè è di 70% Pinot Nero, 25 % Chardonnay (in barrique dalla vendemmia fino al tiraggio) e 5% di Meunier.

L'azienda agricola è nata nel 1990, qualche anno prima della nascita delle due figlie Alessandra e Maddalena, e da subito si sono dedicati quasi esclusivamente all’arte della produzione di spumante metodo classico, una vera e propria sfida allora, dove questa tipologia di prodotto del Trentino non aveva ancora raggiunto la reputazione di alta qualità come oggi ha con il marchio Trento doc. Il metodo classico è il vino che per Roberta ed Antonio meglio rappresenta il terroir del Trentino: “Vivendo nel cuore dei nostri vigneti – raccontano – il passaggio alla viticoltura biologica è stato la naturale conseguenza del nostro modo di vivere che mira alla qualità della vita”. Maso Martis si trova a Martignano, ai piedi del Monte Calisio (detto anche Argentario) un terreno montano che conosce la coltivazione già dalla fine dell’800, ottimamente esposto e accarezzato dalla brezza di montagna.

“Per noi è importante che ogni bottiglia rispecchi l’annata nella quale è stata prodotta e che l’attenzione con la quale curiamo la salubrità della vigna, sia la stessa che poniamo nella tutela del nostro ambiente di vita quotidiano, l’attenzione al dettaglio è frutto di un prezioso lavoro di gruppo, dove la presenza di Andrea Cristelloni con Daniele Tomasi in vigna e di Matteo Ferrari in cantina, sono parte integrante del nostro appassionante progetto – proseguono – La nostra firma è pertanto una concreta realtà che sigla ogni singola bottiglia Maso Martis. In pochi anni tutti gli spumanti metodo classico della cantina hanno ottenuto i massimi riconoscimenti delle più importanti guide di settore. Erano solamente 500 le bottiglie di quell’eccezionale metodo classico del millesimo 1999 che abbiamo presentato ufficialmente nel 2008. All’epoca lo vivemmo come un salto nel vuoto, portando al pubblico preparato di una nota manifestazione la nostra Riserva di Trento doc, attesa per otto lunghi anni di affinamento sui lieviti in bottiglia, nel suo momento di perfetta maturazione. La chiamammo Madame, un omaggio alle tre donne della nostra famiglia”.

Rarissime erano all’epoca le Riserve di Trento doc così lungamente affinate sui lieviti, un progetto ambizioso dieci anni fa, a pochissimi anni dalla fondazione dell’azienda Maso Martis nel 1990. L’azienda è oggi considerata una delle prime realtà di artigiani dello spumante metodo classico in Trentino, realtà familiare a filiera corta, certificata bio dal 2013, nata proprio con l’obiettivo di produrre Metodo Classico Trento doc.

LA DEGUSTAZIONE
Madame Martis 2009 Brut riserva Trento doc
Il millesimo 2009 si è rivelata nel complesso una buona annata, dopo l'inverno alquanto rigido e nevoso, il mese di aprile nella norma e maggio con temperature molto calde si è verificato un anticipo della fioritura di quasi dieci giorni. Il mese di giugno, relativamente fresco e, luglio, tendenzialmente piovoso, hanno garantito nel terreno un'abbondante disponibilità di acqua, ma non hanno rallentato l'anticipo vegetativo. Il forte caldo d'agosto ha accellerato ulteriormente l'accumolo degli zuccheri nelle bacche, il Meunier è stato raccolto il 17 agosto, di seguito lo Chardonnay e il 21 agosto il Pinot Nero. L'ottimo lavoro di sfogliatura e arieggiamento dei grappoli effettuato nel delicato e piovoso mese di luglio, ha consentito uve integre per basi spumanti eccellenti. Il tiraggio effettuato a maggio 2010, sboccatura  febbraio 2019, alcool 13,10%, acidità totale 7,50g/l, zuccheri 7,50g/l, estratto secco netto 23,00g/l,  2680 bottiglie prodotte.

Madame Martis 2007 Brut riserva Trento doc
Il 2007 ha registrato un inizio d'anno decisamente anomalo, a metà gennaio il caldo vento di Foehn ha alzato le temperature fino a 18°. L'assenza di nevicate, le medie stagionali superiori fino a primavera inoltrata, hanno fatto risvegliare le viti con un mese di anticipo. L'estate è stata gradevole con uva integra ma vendemmiata in anticipo, il Meunier l'11 agosto, il Pinot Nero il 14 agosto, e lo Chardonnay vinificato in barrique il 18 agosto. Nonostante la particolare precocità le uve son o maturate in maniera graduale, i giorni intercorsi tra germogliamento e vendemmia sono stati nella media delle annate precedenti e l'estate non eccessivamente torrida. Basi spumanti con buon estratto e molto profumate. Giallo paglierino brillante note tostate di frutta secca, tostatura ed agrumi, in bocca avvolgente potenza ed eleganza del Pinot Nero, bella persistenza con note agrumate e tostate. Tiraggio maggio 2008, sboccatura marzo 2017,alcool 12,80%, acidità totale 7,00g/l, zuccheri 5,50g/l, estratto secco netto 22300g/l., 1.000 bottiglie prodotte.

Madame Martis 2005 Brut riserva Trento doc
Il 2005 rimarrà nella memoria come un'annata piuttosto umida, un'estate breve e ricca di pioggia con una prduzione inferiore del 15% rispetto alla media. L'inverno freddo e lungo, tipicamente trentino. Il mese di marzo particolarmente rigido ha penalizzato il corretto germogliamento, le bizze del tempo sia in primavera che in estate hanno reso più impegnativo il lavoro nei campi. Fortunatamente, i primi venti giorni di agosto sono stati all'insegna del tempo asciutto, rinfrescati da qualche sporadico temporale estivo. Questa finestra di estate ha permesso di fare un'attenta selezione delle uve, ottenendo una qualità media buona con alcune punte di eccellenza, diventate la base di partenza della Madame 2005. La vendemmia è iniziata il 4 settembre con lo Chardonnay, tra il 7 e 9 settembre sono stati raccolti il Meunier, e il Pinot Nero. Al naso sentori di frutta gialla pesca susina, note speziate pepe rosa, in bocca elegante e fine, dotato di buona sapidità. Tiraggio maggio 2006, sboccatura, aprile e ottobre 2015, alcool 12,60%, acidità totale 6,00g/l, zuccheri 5,00g/l, estratto secco netto 22,00g/l. 1000 bottiglie prodotte.

Madame Martis 2003 Brut riserva Trento doc
L'annata 2003 è stata sicuramente difficile, soprattutto per la produzione delle uve destinate al Trento doc. L'inverno secco e non eccessivamente rigido, la primavera con temperature piuttosto alte che hanno indotto un anticipo di fioritura di 9 giorni. L'estate seguente sarà ricordata come una delle più calde e secche mai affrontate in viticoltura in Italia ed in Europa, la maturazione dell'acino ha avuto 15 giorni di anticipo rispetto alla media degli ultimi trent'anni in Trentino. Le uve Pinot nero, Chardonnay e Meunier per la base della Madame sono state raccolte in grande rapidità, per il repentino aumento del grado zuccherino verificatosi tra il 14 e il 18 agosto. La scarsità di precipitazioni ha permesso di raccogliere uve straordinariamente integre, ma con un livello di acidità piuttosto basso. Per questo motivo non si è praticata la fermentazione malolattica della base spumante per preservare al massimo l'acidità naturale dell'uva. Intenso al naso frutta secca e note tostate, mela cotogna, in bocca la cremosità ricorda quasi la crema pasticcera. Tiraggio maggio 2004, sboccatura luglio 2012, alcool 12,75%, acidità totale 7,86g/l, zuccheri 4,00 g/l, estratto secco netto 28,10 g/l. 500 bottiglie prodotte.

Madame Martis 2001 Brut riserva Trentodoc
L'annata 2001 si è distinta per un andamento stagionale vario, un inverno piuttosto mite, una primavera con piogge a cadenza regolare che ha portato una bella fioritura nei primi giorni di giugno. Il tempo è rimasto abbastanza soleggiato con alcuni sporadici rovesci fino all'invaiatura. Un'estate non troppo calda, piacevolmente rinfrescata da piogge regolari ha garantito la perfetta sanità delle uve. La vendemmia è avvenuta nella prima decade di settembre per lo Chardonnay, nella seconda per il Meunier e Pinot Nero. Tiraggio giugno 2002, sboccatura giugno 2010, alcool 12,70%, acidità totale 7,00g/l, zuccheri 3,50 g/l, estratto secco netto 24,40 g/l, 500 bottiglie prodotte.

Madame Martis 1999 Brut riserva Trento doc
L'annata 1999 si è distinta per l'eccezionale andamento stagionale, in primavera le benefiche e regolari piogge hanno aiutato la fioritura, culminata verso il 10 giugno. Il tempo è rimasto a lungo soleggiato fino alla formazione dell'acino. L'estate è stata calda e piacevole, rinfrescata da qualche benefico acquazzone e culminata con la vendemmia di uve perfette, nella prima decade di settembre. Al naso note speziate, zafferano frutta, carrubba, miele, in bocca bella persistenza accompagnata da buona sapidità e mineralità. Tiraggio aprile 2000, sboccatura maggio 2008, alcool 13,90%, acidità totale 6,00g/l, zuccheri 3,50 g/l, estratto secco netto 26,00 g/l, 500 bottiglie prodotte.