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L'iniziativa

Alla scoperta della doc di Milano: tasting e incontri per celebrare la San Colombano

06 Novembre 2018
Carlo_Pietrasanta_durante_la_presentazione Carlo_Pietrasanta_durante_la_presentazione


(Carlo Pietrasanta durante la presentazione)

Carlo Pietrasanta, past president del Movimento del Turismo Italiano, da sempre ha la battuta giusta per sintetizzare l’iniziativa di cui è promotore o uno dei promotori.

Come ha fatto nel corso della presentazione dell’iniziativa “Milano ha una collina alta come la sua Madonnina: vigneti, vini e vignaiuoli. Alla scoperta del vino di Milano”. Gli è bastato dire con la simpatia che lo caratterizza “siamo il vino della città metropolitana e dobbiamo far conoscere ai milanesi il vino del proprio territorio” per sintetizzare una grande iniziativa di promozione di una piccola area viticola della Lombardia, cioè San Colombano, l’unica doc milanese che seppur piccola, ha propaggini in tre provincie: Milano, Lodi e Pavia. Per fare scoprire ai milanesi il vino che si produce nel territorio milanese – non è un paradosso -, i viticoltori di San Colombano al Lambro (azienda agricola Nettare dei Santi, azienda agricola Panigada Antonio, azienda agricola Panizzari Angelo, azienda agricola Bossi Stefano, Cantina e barricaia Pietrasanta) hanno organizzato fino al 10 novembre una degustazione dei vini prodotti sulla collina di San Colombano. E, con un fitto programma che senz’altro attirerà l’interesse di ristoratori, sommelier, enotecari e semplici appassionati, con tanto di banco d’assaggio permanente e una serie di degustazioni guidate e presentazioni speciali, con l’ausilio di sommelier e degustatori. Tant’è vero che in questa iniziativa Pietrasanta ha coinvolto tre associazioni impegnati nella promozione del buon vino italiano. E, cioè l’Onav che raggruppa i degustatori appassionati di vino, e due associazioni di sommelier professionisti, Aspi (Associazione sommellerie professionale italiana) e Fisar, che cureranno il banco d’assaggio permanente e le degustazioni guidate, anche con il gioco “scova l’intruso” per rendere più stuzzicanti le serate, dice Pietrasanta. Si tratta di un gioco che sarà proposto agli enonauti che a “La Porta del Vino” (della location ne parleremo dopo) dove si terrà l’iniziativa alla scoperta del vino di Milano, accetteranno di mettere alla prova le proprie capacità gustative. In tutte le degustazioni guidate, saranno proposti alcuni abbinamenti, tra questi c’è un intruso: il primo partecipante che individuerà l’abbinamento sbagliato, vincerà una bottiglia di vino. Un gioco simpatico che i viticoltori di San Colombano sono sicuri ce sarà apprezzato dal grande mondo che gira intorno al vino.


(La porta del Vino)

Il programma alla scoperta del vino di Milano prevede tutti i giorni dalle 15,30 alle 18, un banco d’assaggio riservato agli operatori del settore Horeca; dalle 18,30 alle 21,30, un banco d’assaggio aperto al pubblico. Poi, ogni giorno, un evento speciale come la degustazione guidata di “Le bollicine che non ti aspetti”, martedì 6 novembre alle ore 19. “degustazione guidata – Un vino nato qui, solo nostro”, mercoledì 7. Degustazione guidata “Vivace per tutti i giorni”, giovedì 8.  Venerdì 9, sarà il turno della degustazione guidata “Superato l’esame di maturità” e, a conclusione, sabato 10 Novembre, degustazione a tema “Dolce con dolce”. Il banco di assaggio per il pubblico ha un costo di 15 euro a persona, compreso piattino di salumi e formaggi in accompagnamento. Per gli appartenenti alle Associazioni del mondo del vino il costo è di 10 euro. C’è, quindi, da scoprire forse un nuovo mondo perché l’unica doc milanese ha delle grandi potenzialità sia con l’utilizzo dei vitigni tipici della zona come croatina, barbera e uva rara per i rossi e verdea per i bianchi; ma, anche, con i vitigni interazionali come merlot, cabernet sauvignon, chardonnay, riesling e sauvignon che stanno dando dei risultati molto importanti, ha sottolineato Pietrasanta con il sostegno del sommelier Claudio Maspes. 


(Il vino dedicato a Milano)

Per sostenere questo progetto, i cinque produttori di San Colombano hanno chiesto ed avuto la collaborazione del Movimento del turismo del vino che nel 2015 ha vinto la gara bandita dal Comune,  per l’affidamento in fitto dell’edificio che una volta ospitava uno dei caselli daziari di accesso alla città, in questo caso quello di piazza XXV Maggio, denominandolo “La Porta del Vino” allo scopo di divulgare agli appassionati e ai curiosi della metropoli milanese l’ampia varietà e ricchezza dei vini lombardi. E, “alla scoperta del vino di Milano”, è una delle iniziative de La Porta del Vino. In questo luogo, aggiunge Pietrasanta, si tengono degustazioni e assaggi guidati, presentazioni di aziende vitivinicole, corsi di introduzione e di approfondimento sul mondo del vino e sugli abbinamenti con i cibi, incontri pubblici sui temi che riguardano il vino. Sia chiaro, aggiunge il past presidente di Mtv, che non è un’enoteca o un wine bar perché è soprattutto la linea d’avvio di un viaggio nel mondo del vino lombardo e italiano. Per potenziare questo tipo di politica di valorizzazione del vino, per La Porta del Vino, il Movimento Turismo del Vino ha siglato una partnership con Abs Wine & Spirits società del gruppo Aliante Business Solution specializzato nel creare, organizzare, gestire e promuovere eventi B2B nel mondo del Food&Beverage, perché, dice Fabio Dossena direttore della società “l’abbiamo fatto perché siamo consapevoli della crescita esponenziale che Milano e la Lombardia stessa, stanno vivendo nel settore in cui operiamo”. Come, per esempio, Bottiglie Aperta, che da start-up si è trasformato in evento di rilevanza nazionale, prima che milanese.

Michele Pizzillo