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Scenari

Il futuro del vino italiano in 4 punti: “Necessaria una visione di medio-lungo termine”

10 Ottobre 2018
Il pasticcio delle nuove etichette per il vino Il pasticcio delle nuove etichette per il vino

Al Wine business Forum, il convegno voluto da Business Strategies. Silvana Ballotta: “Ma sono indispensabili credibilità, autorevolezza e competenza”

“È necessaria una visione di medio lungo termine per guidare l'internazionalizzazione con coordinamento che crei consenso. Ma il sistema vino deve lasciarsi guidare”. Lo ha detto il Ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio al Milano Wine Business Forum.

“Indispensabili la credibilità, l'autorevolezza e la competenza dell'ente preposto per creare percorsi condivisi, e non imposti, che portino alla definizione della identità del brand Italia” – ha aggiunto Silvana Ballotta di Business Strategies. Sono state presentate ieri al Ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio le risultanze del lavoro di 20 protagonisti del settore vino, riuniti in un tavolo sull'internazionalizzazione organizzato da Business Strategies all'interno del Milano Wine Business Forum. Chiamati da Silvana Ballotta – Ad di Business Strategies, la società leader impegnata in percorsi di sviluppo delle Pmi sui mercati esteri nei settori dell'agroalimentare e del lusso – erano presenti al tavolo gli esponenti di spicco del mondo della produzione, della distribuzione, le associazioni e quanti concorrono alla costruzione dell'immagine e della reputazione del vino italiano nel mondo. Al termine del confronto le risultanze del dibattito sono state sintetizzate in 4 punti chiave, che Silvana Ballotta ha presentato al Ministro Centinaio di fronte a un pubblico di addetti ai lavori attento e partecipe.

NECESSITA' DI SINTESI
Superare la frammentarietà delle attività dei diversi attori in campo – da Ice a Mise a Cciaa a Veronafiere – per coordinare l'identità del vino italiano creando un unico ente di promozione del vino italiano nel mondo

CONOSCENZA DEI MERCATI
Creare strumenti di conoscenza dei paesi, osservatori internazionali sui mercati di sbocco per rendere fruibili i dati alle aziende e favorire il loro ingresso e la loro presenza commerciale all'estero.

SVILUPPO TURISTICO
Promuovere e agevolare l'incoming turistico.

FORMAZIONE
Creare percorsi di formazione lineari e definiti per costruire quelle competenze manageriali indispensabili nelle aziende per affrontare le sfide competitive internazionali.

Il Ministro ha accolto con interesse gli stimoli, ha affermato di condividere pienamente la linea sintetizzata da Silvana Ballotta che ha affermato: “Bene l'ente unico coordinatore ma sono fondamentali la credibilità, l'autorevolezza e la competenza dell'istituzione deputata a guidare l'affermazione dell'immagine del vino italiano nel mondo, perché il processo deve essere condiviso, non imposto affinchè le aziende sappiano comprendere e accettare le indicazioni e le strategie comuni superando i protagonismi e condividendo i percorsi”. Al tavolo erano presenti, con Augusto Cremonini (Ceo & President di Inalca Food and Beverage) co-relatore con Silvana Ballotta (Ceo BS Business Strategies) anche Andrea Rossi (Sindaco del comune di Montepulciano), Sergio Zingarelli (Presidente Rocca delle Macie), Matteo Lunelli (Presidente Cantine Ferrari), Guido Folonari (Ad Philarmonica S.p.a.), Stefano Sincini (Ad Pianirossi), Enrico Zanoni (Dg Cavit), Klaus Andergassen (Dg Terlano), Marco Cortonesi (Owner Cortonesi Montalcino), Dominga Cotarella (Vice Presidente Falesco Spa), Andrea Felluga (Ad Livio Felluga), Michele Farrugio (Cesari Verona), Diego Saluzzo (Studio legale associato Grande Stevens), Ottavio Cagiano de Azevedo (Dg Federvini), Giovanni Mantovani (Ad VeronaFiere), Chiara Soldati (Owner La Scolca), Ettore Nicoletto (Ad Santa Margherita), Giuseppe Di Gioia (Direttore Vendite e Marketing Zonin).

C.d.G.