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Cosa leggo

La Sicilia a tavola vista dall’Inghilterra

10 Gennaio 2008
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    COSA LEGGO

La Sicilia a tavola vista dall’Inghilterra

seasons_sicily.jpgUn volume in inglese per raccontare la cucina siciliana. La scommessa è firmata da Natalia Ravidà Spatafora che ha pubblicato “Seasons of Sicily” con la New Holland, distribuito in Inghilterra, Australia e Sud Africa 8sito: www.newhollandcom.au). Il volume sotto Natale è sbarcato su Amazon.com e ha venduto un bel numero di copie, segno la cosiddetta cucina mediterranea tira, eccome. Ma cosa spinge una giornalista a tradurre in inglese le ricette di casa? “Questo libro è nato più di dieci anni fa – racconta questa ‘signora dell’olio’ che cura l’azienda di famiglia che commercializza il suo prodotto d’alta classe solo all’estero – : ero giornalista per la BBC a Londra e cucinavo per gli amici, recuperando certe ricette che facevano parte dei ricordi di famiglia”. All’estero è difficile parlare di tradizione, sapori, odori legati alla storia: gli inglesi rimasero colpiti da questa giovane signora bionda che rimpiangeva i pomodori spiegando che la salsa più buona si fa in agosto, quando la terra è riarsa e dà poca acqua e i pomodori diventano polposi e dolci Dopo dieci anni e tante ricette, oggi Natalia Ravidà vive in Sicilia: da qui il manoscritto ha preso il volo per l’Australia dove la New Holland ha sposato l’idea e inviato un fotografo specializzato, Nigel Noyes, per raccontare visivamente i piatti. Natalia cucinava e Nigel scattava, un’ora a piatto: è nato il libro, appunto diviso in stagioni. “Perché da noi esistono ancora le verdure e i piatti legati ai periodi dell’anno”, spiega Natalia. Ogni foto, ogni ricetta accende un ricordo. C’è una Sicilia bella, dentro, attenta agli odori di una volta, ai piatti che nascono dalle mani e non dal frullatore. Così la pasta con l’olio e il pecorino, o l’uovo al tegamino o ancora la verdura condita (con l’olio nuovo, quello novembrino) scorrono accanto al ragù di maiale (di casa Ravidà), all’insalata di finocchi, olive nere e arance, alla minestra con la zucchina lunga.

Simonetta Trovato