Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Dove dormo

StarHotels Milano si rinnova: il nuovo albergo adesso è chic, confortevole ed ecologico

29 Maggio 2018
Starhotels_Echo_Mi_Lobby_18bis Starhotels_Echo_Mi_Lobby_18bis

di Michele Pizzillo, Milano

Anche le iniziative rivoluzionarie, a quanto pare, devono nascere o comunque passare da Milano, prima di conquistare il resto del Paese. L’ultimo esempio è quella della fiorentina Starhotels – catena alberghiera tutta italiana, con 29 icone posizionate nel cuore delle più belle città del mondo, creata nel 1980 da Ferruccio Fabri e adesso con la figlia Elisabetta amministratore delegato.

Che hanno deciso di trasformare il pre-esistente Starhotels Splendido in Starhotels E.c.ho., acronimo che sta per ecological contemporary hotel. Una struttura che quasi affianca la Stazione centrale di Milano e ubicata a poca distanza dai grattacieli di Porta Nuova, dal centro storico e dai principali punti di interesse per la cultura, lo shopping, l’intrattenimento e che rappresenta un vero e proprio case study rivoluzionario di architettura e design ecosostenibile come dimostrano i prestigiosi premi e le certificazioni guadagnate in poco tempo. Si tratta, per la metropoli lombarda, di uno dei primi esempi di edilizia alberghiera 100% green.


(Elisabetta Fabri)

A presentare questo gioiello dell’hotellerie contemporanea è la direttrice, Gigliola Lombardi, che ci accoglie nella veranda che si affaccia su un tranquillo giardino interno, reso ancora più eccezionale dalla vista di una piccola cappella con porticato in stile bramantesco, risalente al tardo ‘400, dopo aver attraversato la hall che colpisce per la luce naturale che inonda gli spazi comuni del piano terra dell’albergo: un’area delimitata da una sequenza ininterrotta di vetrate completamente apribili che d’estate creano un continuum tra lobby, zona lounge, bar e veranda. Già questo basta per poter dire che bisognerebbe organizzare delle visite guidate in questo gioiello voluto da Elisabetta Fabri che oltre ad aver date impulso alla catena alberghiera di famiglia, ha contratto una sorta di “solido sodalizio” con tutto quello che è ecosostenibile.



(Gigliola Lombardi)

E, la signora Gigliola non ha ancora cominciato a descrivere e poi far visitare questa oasi eco-chic milanese creata dall’interior designer Andrea Auletta. Dopo la gita nelle poche camere disponibili (una junior suite, la suite e la standard), la sintesi è di trovarsi in una vero e proprio boutique-hotel, grazie anche al tocco inconfondibile del designer “il quale vuole che le pareti siano decorate con gigantografie che seguono il tema di un fiore declinato per ciascun piano”, evidenzia la direttrice di E.c.ho. Con ogni stanza progettata da Auletta nel rispetto del modello green room, con moquette, carta da parati e tappezzeria certificata, letti realizzati con materiali di riciclo, biancheria in fibra naturale, minibar con anta trasparente per permettere la scelta a vista dei prodotti, prevalentemente bio, illuminazione in parte alimentata da impianto fotovoltaico, acqua calda prodotta dal recuperi del calore dei gruppi frigo, recupero dell’acqua per utilizzo cassetta dei wc, infissi ad elevato taglio termico e facciate con sistema termoisolante.

Si potrebbe dire che al momento del check-in, gli ospiti hanno subito la sensazione di trovarsi in un’oasi eco-chic, però circondata da viste mozzafiato sulla città e non dal deserto. Per arrivare a questo “cuore verde” che caratterizza Starhotels E.c.ho. – sintetizziamo al massimo -, è bastato controllare la climatizzazione; recuperare l’acqua saponosa per utilizzarla nelle cassette dei wc e per l’irrigazione delle piante; caldaia ad alta efficienza energetica per la riduzione del consumo di combustibile; condizionamento a gas ecologico; luci led; illuminazione nei bagni e nelle aree comuni basata sulla rilevazione della presenza; sistema fotovoltaico sul tetto. Risultato? Risparmio del 25% di gas naturali e del 15% di elettricità, riduzione di 130 tonnellate di Co2 su base annua, e del 20% di acqua. E, non è finita qui perché la signora Lombardi attira la nostra attenzione su alcune soluzioni di interior design che sono alla base di quella che possiamo definire la coscienza ecologica dell’albergo come, per esempio nella lobby, i ceppi di cedro che provengono da foreste sostenibili, il pavimento in gres porcellanato con effetto parquet e riciclabile, come pure tovagliette e complementi d’arredo del ristorante. E, poi, nelle zone comuni campeggiano “Il volatore” e “Tappeto rosso”, opere dell’artista Emy Petrini, realizzate esclusivamente con rami intrecciati e materiale vegetale, mentre sulla veranda si può ammirare l’installazione “Constellation Bonsai” di Josh Hader, un albero tra i cui rami sono disseminata 110 punti led che si accendono ogni sera al tramonto utilizzando energia solare accumulata durante il giorno. 

Il ristorante, già dal nome, è tutto un programma: Orto green food & mood by Eataly, cioè, il trionfo della materia prima. Un ambiente circoscritto da ampie vetrate e pareti retroilluminate che riproducono un angolo verde coltivato a frutta, fiori e ortaggi che sintetizza la “filosofia consapevole di E.c.ho., rispettosa dell’ambiente così come benessere dell’ospite – dice la direttrice – incontra la migliore materia prima grazie alla partnership con Eataly che ha studiato un percorso di selezione dei migliori produttori artigianali, privilegiando le filiere corte e i presidi Slow Food per seguire il corso delle stagioni”, con il giovane chef milanese, Alessandro De Matteis, che intreccia l’ispirazione della sua memoria gastronomica, radicata nel territorio e nelle tradizioni lombarde, a suggestioni tratte dallo street food e dalle cucine internazionali, con opzioni vegetariane e vegane e l’attenzione dedicata ai prodotti organici e gluten-free. Si comincia al mattino con i croissant artigianali del maestro Luca Montersino e lo yogurt ai tre latti. Il “Salad bar” per la pausa leggera e veloce, oppure scegliere dalla carta per un viaggio tra i migliori sapori milanesi e lombardi. 

E, a proposito di carta, proprio a tavola la direttrice Lombardi svela un menu davvero particolare: pillow menu. Il servizio che permette di scegliere il cuscino più confortevole, adatto ad ogni esigenza ergonomica. A questo punto c’è solo da decidere quando si vuole scoprire questo rivoluzionario albergo milanese, che si aggiunge agli Starhotels Collezione (12 icone di stile nel cuore delle più belle città del mondo: Milano, Trieste, Venezia, Roma, Siena, Firenze, Vicenza, Parigi, Londra e New York), Starhotels Premum (17 hotels posizionati nella fascia upscale 4 stelle e situati nel cuore di Milano, Roma, Firenze, Napoli, Torino, Genova, Bologna, Parma e Bergamo) della catena italiana impegnata anche a finanziare il restauro di opere d’arte del ricco   patrimonio italiano.

Starhotels Milano
Viale Andrea Doria, 4 – Milano
Tel: 02 67891
www.starhotels.com
Costo camera superior: da 115 a 235 euro
Carte di credito: tutte
Parcheggio: sì, ma a pagamento