“Un uomo che con la sua profonda conoscenza del mondo vitivinicolo ha saputo narrare al mondo la cultura dei sapori e dei saperi del vino diventandone ambasciatore nel mondo”. Con questa motivazione, nei giorni scorsi, l’enologo siciliano Gianni Giardina ha ricevuto l’onorificenza di “Benemerito della vitivinicoltura”, il premio Angelo Betti che ogni anno Vinitaly assegna alle istituzioni o personalità che, attraverso la loro attività professionale o imprenditoriale, hanno dato un contributo significativo al miglioramento qualitativo della produzione viticola ed enologica nelle loro rispettive regioni. Per la Sicilia, quest’anno, la scelta (ricordiamo che sono gli assessorati regionali all’agricoltura che propongono alla fiera veronese un loro nome), è caduta su uno degli enologi più celebri dell’Isola. Giardina, visibilmente emozionato, ha ritirato il premio insieme al dirigente generale del Dipartimento Agricoltura Fulvio Bellomo.
Una vita legata al mondo del vino la sua. Enologo e docente in master universitari, degustatore in commissioni internazionali e già vice presidente sia di Onav sia di Anag, ha ricevuto il premio per il suo essere uomo che, con la sua profonda conoscenza del mondo vitivinicolo, ha saputo narrare la cultura dei sapori e del saperi del vino siciliano diventandone ambasciatore nel mondo. “Ringraziamo gli Assessorati regionali all’Agricoltura che anche per la 52^ edizione del Premio hanno collaborato con Veronafiere per identificare le personalità e realtà che più hanno favorito la crescita del comparto vino italiano – ha dichiarato il direttore generale Adolfo Rebughini alla cerimonia di premiazione –. Volto a valorizzare tipicità e specificità dei territori, il Premio Angelo Betti rappresenta uno degli appuntamenti più attesi di Vinitaly, nonché una panoramica sulle eccellenze che l’intero settore vitivinicolo made in Italy continua ad esprimere”.