Si è da poco conclusa la tredicesima edizione del concorso Grenaches du Monde, che si è tenuta in Spagna, a Cariñena, Città Europea del Vino, e a Saragozza, capitale mondiale del Grenache. A questo evento annuale dedicato al vino Grenache hanno preso parte vini provenienti da 6 Paesi e da oltre 50 denominazioni. 78 esperti internazionali di 19 nazionalità diverse hanno assegnato medaglie Doppio Oro, Oro e Argento. Il grande viaggio dei Grenaches du Monde è tornato in Aragona, celebrando la sua seconda edizione in questa regione, a nove anni dalla prima tappa nel cuore di questo terroir emblematico del vitigno Grenache. La squadra italiana, composta da 10 giudici, è stata capitanata dal responsabile del concorso per l’Italia, Enzo Scivetti. L’Italia ha vinto 40 medaglie, con la Sardegna a farla da padrona con 32 medaglie, seguita dall’Umbria con 6 medaglie e dalle Marche con 2. Tre le medaglie Double Gold, tutte assegnate ad aziende sarde: Angelo Angioi, Azienda Agricola Dario Gungui e Giuseppe Satta.
I vini italiani sono stati molto apprezzati dalle giurie e dai numerosi buyer presenti. La Spagna, anche per l’estensione delle sue produzioni, è risultata la nazione più premiata, seguita da Francia e Italia. Il concorso rappresenta un’occasione unica per il mondo del Grenache di mettersi in evidenza. Un vitigno con una storia che attraversa tutto il Mediterraneo e che ha trovato spazio anche oltre oceano. Queste considerazioni hanno spinto molti a proporre il Grenache come patrimonio Unesco. “È con grande piacere che abbiamo ripreso la strada per l’Aragona, la nostra prima destinazione fuori Perpignan – spiega Frédéric Galtier, coordinatore del progetto e responsabile del concorso in Spagna – Sapevamo di essere in buone mani, e la combinazione delle ambizioni di Cariñena, Città Europea del Vino, e di Saragozza, capitale internazionale del Grenache, ci ha subito convinto dell’opportunità del progetto: non avremmo potuto sognare un momento migliore per questa 13ª edizione del concorso”.
Momento di condivisione e convivialità, i Grenaches du Monde celebrano la cultura e il savoir-faire dei produttori di Grenache in un evento ormai diventato appuntamento imperdibile nel calendario dei professionisti. L’evento valorizza tutti i produttori e le regioni che producono vini Grenache in ogni sua declinazione: rosso, rosato, bianco, dolce, rancio o spumante. “In un momento difficile per l’intero settore, che si trova ad affrontare numerose sfide, il concorso internazionale Grenaches du Monde esprime il dinamismo di tutte queste regioni e la formidabile qualità dei vini che ci vengono affidati – prosegue Fabrice Rieu, presidente del concorso – Il Grenache è un vitigno resistente e resiliente, che sa restare innovativo e soprattutto generoso. Da notare che, oltre alle 15 medaglie Double Gold, è stata assegnata una prima medaglia d’argento a un vino rosato Grenache analcolico: si tratta di una tendenza di fondo su cui abbiamo il dovere di riflettere”.
Il concorso ha l’obiettivo di scoprire e valorizzare i territori accomunati dalla stessa passione per il Grenache. Oltre alle due mattinate di degustazioni nel cuore del vigneto di Cariñena, il programma prevedeva una conferenza tecnica sui terroir del Grenache in Cariñena e visite alle cantine più emblematiche della denominazione. Un’occasione anche per scoprire il fascino di Saragozza, una destinazione enoturistica d’eccellenza, dove il Grenache offre un’esperienza unica, ricca di storia, gastronomia e cultura vinicola. Grenaches du Monde è un concorso annuale aperto a tutti i vini a base Grenache (in purezza o in assemblaggio), senza restrizioni di colore, origine o nazionalità. Con 163.000 ettari di vigneti, il Grenache è il settimo vitigno più coltivato al mondo. Si tratta della varietà emblematica dei Paesi mediterranei, principalmente Spagna e Francia, che insieme rappresentano quasi il 90% della superficie coltivata a livello globale. Spagna, Francia e Italia sono i tre principali Paesi produttori, ma il Grenache è molto apprezzato anche in Nord e Sud Africa, Australia, Americhe, Croazia, Grecia, Libano, ecc.
Creato nel 2013 dal Consiglio Interprofessionale dei Vini del Roussillon (Civr) di Perpignan, Grenaches du Monde è diventato un evento itinerante: Aragona (Campo de Borja, 2016), Sardegna (2017), Catalogna (Terra Alta, 2018), Perpignan (2019), Montpellier (2020, con i Vins de Pays d’Oc), 2021: degustazioni in Cebreros (Spagna), Châteauneuf-du-Pape e Perpignan (Francia), Ascoli Piceno (Italia), 2022: Navarra, 2023: prima edizione fuori dall’Europa, a New York, 2024: Parigi, città olimpica, 2025: ritorno a Cariñena, Città Europea del Vino
La Denominazione di Origine Cariñena è una delle regioni vinicole storiche che ha dato lustro al Grenache. La sua storia risale all’epoca romana, quando si iniziarono a coltivare vigne sui suoi terreni rocciosi, dando origine al motto: “Il vino che nasce dalla pietra”. Qui si producono uve intense, concentrate e aromatiche. I terroir variegati offrono condizioni ideali per esprimere tutto il potenziale dei 16 vitigni autorizzati, tra cui i locali Grenache (nero e bianco) e Carignan (Cariñena), l’unico vitigno al mondo a portare il nome di una località. La città di Cariñena, eletta Città Europea del Vino 2025, è riconosciuta per la sua eccellenza vinicola e il suo spirito innovativo. Nel corso dell’anno, Cariñena ospiterà eventi culturali, enoturistici e gastronomici, celebrando il proprio patrimonio vinicolo e il legame profondo con l’Aragona e l’Europa. Saragozza aspira a diventare capitale mondiale del Grenache, e si propone come centro enoturistico e gastronomico di riferimento, in sinergia con le tre denominazioni della provincia: Calatayud, Campo de Borja e Cariñena.