Le cime imbiancate delle montagne hanno accompagnato la 34ª edizione del Merano WineFestival, appena conclusa. I numeri della manifestazione confermano la crescita costante del “salotto buono del vino”: numerosi visitatori, dal 7 all’11 novembre, hanno degustato vini selezionati dalla guida The WineHunter e proposte enogastronomiche di grande qualità. “Vision: Wine & Food Creators” è stato il titolo di un’edizione rivolta al futuro del gusto, tra scienza, identità dei territori e confronto tra professionisti, con l’obiettivo di favorire il dialogo tra operatori e produttori.
Helmuth Köcher ha spiegato: “Il successo nasce dalla selezione curata delle aziende e del pubblico: attento, preparato e desideroso di conoscere nuove realtà. È sempre stato il nostro obiettivo e oggi possiamo dire di averlo raggiunto. La forte presenza di operatori deriva da un lavoro di ascolto delle esigenze dei produttori, che in un momento complesso per il settore cercano nuovi sbocchi, anche in Paesi come Canada, Giappone e Brasile. Quest’anno ci siamo concentrati sull’internazionalizzazione grazie al lavoro congiunto del WineHunter Buyers’ Club, dei WineHunter Ambassador e dell’Italian Trade Agency: il contatto diretto tra importatori e produttori resta decisivo. Intendiamo proseguire su questa strada con spazi e momenti dedicati agli incontri”.
I numeri descrivono più di ogni parola: 8000 visitatori nelle cinque giornate del festival, oltre 3000 operatori e 150 buyers provenienti da 32 Paesi. Poi 1300 aziende partecipanti, più di 2000 vini in degustazione e 250 etichette nella WineHunter Area. Oltre 4300 WineHunter Awards, 31 masterclass, 12 showcooking e 9 talk. Grande attenzione anche sui media, con oltre 300 giornalisti accreditati e più di 3 milioni di visualizzazioni sui canali social del festival.
Venerdì 7 novembre si è svolta la giornata di TasteTerroir – bio&dynamica, dedicata alle espressioni più attuali e sostenibili della produzione vitivinicola: circa 200 realtà tra vini biologici, biodinamici, naturali, PIWI, orange, in anfora, underwater e, novità di questa edizione, le referenze no-low. Molto partecipata anche la GourmetArena, che ha riunito prodotti alimentari, distillati e birre artigianali.
Da sabato 8 a lunedì 10 novembre il pubblico ha percorso l’itinerario sensoriale di The Festival: 300 aziende nel Kurhaus per Wine Italia, 50 produttori da 9 Paesi per Wine International – con una rappresentanza georgiana pari al 40% – e 250 etichette selezionate nella WineHunter Area curata dai sommelier Fisar Alto Adige. Lunedì 10 all’Hotel Terme Merano si è tenuta la cerimonia del 31° Premio Godio, assegnato allo chef Mathias Varesco del ristorante Kürbishof di Anterivo (Bz).
Martedì 11 novembre la chiusura ha preso la forma di Catwalk Champagne & more, la giornata dedicata al mondo delle bollicine, con oltre 120 etichette dallo Champagne alle migliori espressioni italiane del metodo classico. Sabato 8 novembre, sempre all’Hotel Terme Merano, si è svolta la conferenza stampa di presentazione del calendario The WineHunter per il 2026: Helmuth Köcher e Stefano Bernardini, presidente di Confcommercio Siena, hanno annunciato l’undicesima edizione di Wine&Siena – Capolavori del Gusto, dal 31 gennaio al 2 febbraio nel complesso di Santa Maria della Scala.
Il 14 marzo 2026 il Kurhaus ospiterà il Farm Food Festival, realizzato con Gallo Rosso e il Distretto del Cibo dell’Alto Adige. Confermata anche la collaborazione con Vinitaly per il progetto Amphora Revolution, presentato da Gianni Bruno, exhibition manager Wine&Food di Veronafiere. L’assessore calabrese Gianluca Gallo ha annunciato la seconda edizione di Merano WineFestival Calabria, dal 6 all’8 giugno 2026. In calendario anche InterWine Festival China e Merano WineFestival Georgia a maggio, e Merano WineFestival Brasile a settembre. Appuntamento infine alla 35ª edizione del Merano WineFestival, dal 6 al 10 novembre 2026.