Si è conclusa con la vittoria di Lillo Freni, dell’omonima pasticceria messinese, la prima edizione della Festa del Cannolo di Nicosia. Una manifestazione che ha animato il comune ennese con l’intento di promuovere il territorio e far conoscere la grande tradizione del cannolo locale, dolce d’eccellenza che merita una ribalta più ampia.
Freni ha prevalso su altri sette concorrenti selezionati tra i migliori pasticceri siciliani, valutati da una giuria tecnica presieduta da Giusi Battaglia, volto noto di Food Network. Ha dedicato la vittoria “alla scuola messinese e alla sua grande tradizione di pasticceria, della quale io sono un grande sostenitore”.
Ma la Festa del Cannolo è stata anche l’occasione per raccontare la forza di un paese operoso, che crede che storia, tradizioni e paesaggio possano essere l’antidoto al rischio di spopolamento che minaccia i centri dell’entroterra.
Nicosia custodisce un’identità solida, una storia ricca — un tempo contava oltre cento chiese e numerose baronie —, una natura generosa e una cultura gastronomica profonda. Qui non ci si piange addosso: si lavora, si inventa, si costruisce.
Come fanno i soci del Movimento per la Difesa dei Territori, associazione nata nell’agosto del 2013 durante le proteste contro la soppressione del Tribunale. Oggi il Tribunale non c’è più, ma il Movimento continua a operare, anche nel campo enogastronomico. “Abbiamo uno dei migliori cannoli siciliani grazie alla bontà della nostra ricotta e alla particolarità della scorza”, racconta Fabio Bruno, anima del gruppo e tra gli organizzatori della festa. “Abbiamo voluto lasciare i nostri dolci fuori concorso per dare spazio ai pasticceri locali e alle loro specialità”.
I cannoli di Nicosia
“Il nostro cannolo è speciale innanzitutto per la buccia: friabile, leggera, si scioglie in bocca”, spiega Alessandro Granata dell’Antica Gelateria Fratelli Granata, affacciata su piazza Garibaldi. “La prepariamo con farina, zucchero, strutto, uova e aceto di vino rosso. La ricotta viene fatta scolare e poi lavorata con lo zucchero fino a ottenere una crema setosa”.
All’assaggio, il cannolo nicosiano rivela davvero una marcia in più: equilibrio perfetto tra dolcezza e freschezza, e una scorza che si sbriciola appena, fondendosi con la crema. Un tratto che accomuna la mano di molti maestri locali.
Nocattoli & co.
Accanto al cannolo, Nicosia vanta un’altra specialità: il nocattolo, dolce di frolla sormontato da un impasto di mandorle o nocciole. Si trova tutto l’anno nelle pasticcerie e ha una sua sagra nei primi giorni di settembre. Un profumo di miele e frutta secca che racconta l’autunno siciliano.
Gli allevamenti di Limousine
Ma Nicosia non vive di solo zucchero. Questa è terra di pascoli e allevamenti: prati verdi e aria limpida che danno carne e latte di qualità. Francesco La Giglia, fondatore di Limousine Sicilia Alta Genetica, alleva bovini da riproduzione della razza Limousine, splendidi esemplari che pascolano in campo aperto, simbolo di un’agricoltura rispettosa e moderna.
Il caseificio Albereto
Anche Mario Di Pasquale, amministratore del Caseificio Albereto, ha scommesso sulla qualità. Con altri soci provenienti dal mondo agricolo, nel 2003 ha avviato il primo allevamento di bufale in Sicilia e, due anni dopo, ha aperto il caseificio. “Oggi abbiamo 450 capi all’interno della riserva naturale Monte Campanito-Sambuchetti”, racconta. “Le bufale vivono al pascolo su venti ettari di terreno e lavoriamo solo il loro latte”.
Nascono così mozzarelle di bufala in varie pezzature e una ricotta morbida, arricchita con una parte di latte ovino. Da poco è iniziata anche la produzione di salumi di bufalo, tra cui mortadella e salame.
Birrificio artigianale 24 Baroni
Nicosia è anche terra di birra. Qui è nato l’unico birrificio della provincia di Enna: il 24 Baroni, fondato dai fratelli Antonio e Giacomo Cosentino. Il nome omaggia le ventiquattro casate baronali che un tempo dominavano la città. “Abbiamo voluto reinterpretare lo stile belga adattandolo ai gusti siciliani”, spiegano i fondatori. Otto le birre in produzione: Saison, Blanche, Amber Ale, Cream Ale al miele, Stout, 5 Cereali, American Pale Ale e Premium Pilsner.
Una città da scoprire
Dietro questo patrimonio gastronomico c’è una storia nobile e viva, raccontata dai palazzi baronali e dalle chiese, prima fra tutte la Cattedrale di San Nicolò, eretta nel 1340. Il suo soffitto ligneo affrescato e le sculture del Gagini ne fanno una tappa d’arte imperdibile. Tra cultura, natura e sapori autentici, Nicosia si conferma un piccolo mondo di energia e memoria, dove il futuro si costruisce a partire da un cannolo.