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Il personaggio

Cristina Bowerman, la chef dai capelli rosa che difende le api

12 Febbraio 2015
bowerman bowerman

da Milano Michele Pezzillo

È convinta, Cristina Bowerman, che se scomparissero le api dalla terra, per l’uomo non resterebbero che quattro anni di vita.

Messaggio portato a Identità Golose dalla Bowermnan, cognome americano, ma italianissima, pugliese (si chiama Cristina Vitulli), nata a Cerignola, città del Tavoliere delle Puglie famoso per la produzione di grano duro. Vive a Bari sino alla laurea in legge. Sarà il trasferimento a San Francisco, nel 1992, per specializzarsi in diritto ambientale a risvegliare la mai sopita passione per la cucina. Così dalla California si sposta ad Austin, in Texas, per una seconda laurea, questa volta in Culinary arts. E, quindi, il definitivo approdo, con il cognome del marito, nelle cucine di locali americani e poi, a metà del primo decennio del nuovo millennio, a Roma, al Convivio di Angelo Troiani, prima di varcare la porta del trasteverino Glass Hostaria. Locale che con Cristina conquisterà la stella Michelin nel 2010 e lei, quell’anno, sarà l’unica donna ad essere premiata. Nel frattempo questa talentuosa artista della cucina, per tenere sempre in allenamento la sua creatività, con i famosi panettieri Roscioli apre anche Romeo, un locale dalla cucina che cambia addirittura nell’arco della stessa giornata.
Tutto questo è raccontato nel suo libro “Da Cerignola a San Francisco e ritorno. La mia vita da chef”.


(Massimo Bottura e Cristina Bowerman)

Torniamo al tema che sta tanto a cuore a Cristina, la paura che spariscano le api. E saranno veramente dolori se si dovesse verificare una situazione del genere. Il motivo è semplice: verrebbe a mancare l’impollinazione, con la conseguente sparizione di molte verdure. In Cina, ha raccontato la Bowerman a Milano, hanno provato con l’impollinazione manuale, per sostituire appunto le api, a quanto pare non ha dato buoni risultati. E, allora? Risposta della Bowerman: “attiviamoci a creare l’apicoltura urbana. Ognuno di noi può “crescere” delle api sul balcone di casa, in tutti gli spazi, e ce ne sono tanti, che nelle città sono in uno stato di degrado. Facciamo crescere una nuova generazione di api, le api urbane, che vivono in mezzo alla gente. Sintesi, questa, della chiacchierata “to bee or not to bee”  a Identità Golose, accompagnata dalla preparazione della “trippa menudo style con idromele al limone” con l’utilizzo della cuffia di trippa che guarda caso è detta anche nido d’ape.


(La Bowerman con lo Young Chef, Paolo Griffa)

Intanto, sino a fine giugno, Cristina Bowerman sarà il tutor del giovane Paolo Griffa vincitore del  San Pellegrino Young chef 2015, quando, a Expo Milano, si confronterà con altri 19 giovani chef provenienti da tutto il mondo.