Ha festeggiato i 20 anni di carriera pochi giorni fa a Roma.
Una tappa importante, per Graziana Grassini, oggi nel pieno di progetti che la vedono viaggiare nelle alte sfere dell’enologia. Lei che dalla vendemmia 2009, sta dietro al re dei rossi nazionale, il Bolgheri Sassicaia di Tenuta San Guido. Dal 1987 ad oggi sono 26 le aziende seguite tra Toscana, Umbria, Lazio e Puglia. Un tecnico sensibile e determinato che è riuscito a plasmare vini diventati leggenda nel mondo, dal Brunello di Montalcino dell’azienda Canneta, alla Rondinaia del Castello del Terriccio, al Morellino di Scanzano Heba della Fattoria di Magliano.
La celebrazione la vive poi in concomitanza con l’imminente verdetto degli Oscar del Vino a cui è candidata come migliore enologo. Ma Il premio internazionale, giunto alla sua 14/ma edizione ed organizzato da Ais-Associazione Italiana Sommelier e Bibenda, sarà assegnato il prossimo 28 maggio. La Grassini dovrà vedersela con Gianni Menotti e Vincenzo Mercurio, gli altri due enologi in nomination per il titolo.
C.d.G.
