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Il personaggio

“La mia cucina stellata alla portata di tutti” La mission dello chef Nicola Dinato

30 Giugno 2017
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Tre percorsi gourmet ad un prezzo che oscilla da 25 a 30 euro


(Nicola Dinato)

di Manuela Zanni

Che la cucina stellata sia una prerogativa delle classi agiate è una affermazione che, in passato, poteva avere dei fondamenti. 

La ricercatezza delle materie prime, da una parte, unita alla “manodopera” dello chef rendevano, e in molti casi rendono ancora oggi, inaccessibili i ristoranti gourmet alle tasche della maggior parte delle persone “normali” che con lo stesso prezzo di una cena possono fare la spesa settimanale per sfamare tutta la famiglia. Negli ultimi tempi, invece, grazie ad una tendenza che arriva dalle capitali europee, la cucina stellata diventa finalmente alla portata di tutti. Senza andare troppo lontano, anche in Italia, in laguna, in fondamenta dei Tolentini, a due passi dall’università di Architettura,  l’apertura, avvenuta lo scorso 8 giugno, di Zanze rappresenta un chiaro segnale di apertura verso l’idea della “cucina chic a prezzi cheap”.

Si tratta di un progetto nato da tre chef giovanissimi: lo stellato Nicola Dinato del Ristorante Feva di Castelfranco Veneto, Luca Tartaglia, secondo chef dell’esclusivo ristorante parigino Astrance (tre stelle Michelin) e Nicola Possagnolo fondatore di Noonic, tech company. A coordinare il progetto sarà Dinato, padovano classe 1981, noto anche come il più giovane stellato della provincia di Treviso, stella ottenuta nel 2014 a tre anni dall’apertura del Feva. Tartaglia invece, abbandonando l’esclusivo Astrance di Parigi, si è lanciato nella nuova sfida. Il terzo compagno di avventure il ventottenne Possagnolo, appassionato di food, curerà, invece, il marketing e le strategie digitali dell’azienda. 

La storica trattoria da Zanze ai Tolentini, che risale al XVI secolo, ha riaperto i battenti dopo un biennio di pausa per diventare una “osteria dei giorni nostri”  in cui la clientela possa trovare piatti gourmet in un ambiente accogliente e informale tipico delle antiche osterie. All’interno dei locali arredati in stile minimal il pubblico potrà gustare le pietanze create dalla fantasia, prima ancora che dalle mani, dei due chef Dinato e Tartaglia, tutti realizzati  con ingredienti freschissimi, selezionati con cura nei migliori mercati della zona e dai più affidabili produttori locali. Ma a colpire i clienti, oltre che la bontà delle pietanze e alla creatività degli chef, ci sarà anche il conto che non sarà a tre cifre, assicurano gli chef, nell’ottica, più che mai attuale, “del pieno diritto di ciascuno di gustare cibo di qualità a costi accessibili – spiega Dinato – poichè la qualità del cibo a tavola deve prescindere dalle possibilità economiche”.

Anche il menù sarà fuori dai canoni. Infatti, i clienti potranno scegliere tra tre percorsi degustativi diversi che nasceranno dall’estro creativo degli chef in base alla disponibilità delle materia prime. In particolare ci sarà un percorso “mare” che comprende cinque portate con pesce proveniente direttamente dai pescherecci della zona. Un percorso “terra”, anch’esso di cinque portate, con verdure e semi da pregiati orti, e carne di prima scelta. E, infine, il percorso “anima” di otto portate nel quale gli chef in base all’ispirazione del momento e della disponibilità delle materie prime proporranno piatti a base di ortaggi, semi, legumi per accontentare anche i palati di vegetariani e vegani, nella consapevolezza, come spiega il giovane chef, che “oggi non si può più prescindere dal tenere conto delle esigenze, non solo di tutte le tasche ma anche e, soprattutto, di tutti i palati”. Tutti e tre i menu costeranno dai 25 ai 30 euro a persona. Dunque la convivialità e la ricerca dell’eccellenza dei prodotti e delle loro preparazioni saranno il filo conduttore di questo progetto innovativo che pone la soddisfazione del cliente al centro della “mission” dei tre soci. L’unica difficoltà che gli avventori potranno incontrare sarà nel riuscire a trovare posto dal momento che il locale dispone di appena 35 coperti. Ma, mai come in questo caso, è appropriato dire che non sarà un prezzo troppo alto da pagare.