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Scenari

L’agricoltura italiana sempre più green, l’ultimo rapporto di Unioncamere e Symbola

04 Novembre 2013
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Agricoltura italiana sempre più sostenibile.

Lo rivela l'ultimo rapporto Greenitaly presentato oggi a Milano e stilato da Unioncamere e dalla Fondazione Symbola. Sono salite al 49% le aziende agricole italiane che hanno adottato negli ultimi tre anni metodi e teconologie per ridurre i consumi di acqua ed energia. E soprattutto a scegliere la strada della riduzione dell'impatto sull'ambiente sono i vivatisti e le aziende che coltivano con le serre, dove il consumo delle fonti acqua ed energia è più elevato. Come riportato da quest'ultima statistica, ben il 63% ha sposato la filosofia green. 

Il rapporto dà anche altre buone notizie. Una di queste è relativa ad alcuni primati che detiene l'agricoltura italiana. Rimane una delle più competitive a livello europeo per quanto riguarda il  valore aggiunto per ettaro (2.181 euro/ha, il triplo di quello del Regno Unito, il doppio della Spagna, quasi il doppio della Francia, 1 volta e mezza di quello tedesco), gli occupati agricoli ad ettaro (10,1 ogni ogni 100 ha, il triplo rispetto a Francia, Germania e Spagna, quasi 6 volte quello del Regno Unito), l'export nel mondo e la sicurezza alimentare. Riguardo a questo ultimo aspetto, sottolinea sempre il rapporto,  il “settore agricolo italiano vanta il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici oltre il limite (0,3%), inferiori di 5 volte a quelli della media europea (1,5% di irregolarità) e di 26 volte a quelli extracomunitari (7,9%). Risultati importanti, raggiunti anche grazie alla scommessa sulla qualità e sulla sostenibilità”. 

C.d.G.