Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Scenari

Nuovo Cda per Cantine Europa: Nicolò Vinci è il nuovo presidente

30 Gennaio 2019
Nicol_Vinci Nicol_Vinci


(Nicolò Vinci)

Cantine Europa, storica società cooperativa agricola di Petrosino in provincia di Trapani, primo produttore al mondo di Grillo, ha eletto il suo nuovo Consiglio di Amministrazione. 

A guidare la Cantina sarà Nicolò Vinci, 37enne agronomo di Marsala, già nominato alla vicepresidenza del CdA entrato in carica lo scorso dicembre. Vinci succede così a Eugenio Galfano che aveva guidato la Cantina per 19 anni. Il nuovo corso della Cantina, si apre all’insegna dell’innovazione e della centralità dei soci. Il CdA si compone infatti di giovani del territorio, affermati a livello nazionale, ora pronti a mettere le rispettive professionalità al servizio della Cantina. Una realtà di cui conoscono profondamente l’identità visto che sono essi stessi figli di alcuni dei soci. Cantine Europa si è sempre dedicata alla vinificazione e alla lavorazione di uve, mosti e/o vini conferiti dai soci, favorendo la valorizzazione delle loro produzioni vitivinicole.Oggi conta 2.100 soci e oltre 6.000 ettari di terreno coltivato, tra le province di Trapani, Agrigento e Palermo, e ha fatto della sua identità e del sentito legame con il territorio un elemento distintivo a livello nazionale e internazionale.

Alla tradizione ultra cinquantennale della Cantina si affianca ora uno sfidante processo di rinnovamento e riposizionamento nel nome della sostenibilità ambientale e sociale. Cantine Europa, infatti, si è fatta recentemente notare anche sulla scena enogastronomica internazionale grazie al Grillante, lo spumante biologico e sostenibile voluto come bollicina ufficiale della prestigiosa cena di beneficenza organizzata a New York lo scorso dicembre. “Vogliamo restituire a Cantine Europa quanto abbiamo ricevuto – dice il neo presidente Vinci – Siamo figli e nipoti di soci che hanno lavorato in questi splendidi vigneti da sempre, sappiamo quali siano i sacrifici dei vignaioli e siamo pronti a rimettere al centro i loro bisogni. La parola “territorio”, infatti, per noi vuol dire senso di appartenenza, ma anche valore da preservare e far crescere nel tempo. Per questo, lavoreremo per redigere un nuovo piano industriale e commerciale non facendo mai mancare un forte spirito di condivisione e di comunicazione in un’ottica di piena sostenibilità sociale, ambientale e culturale”.

C.d.G.