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Scenari

Apre Eataly Firenze, Oscar Farinetti e Matteo Renzi tagliano il nastro

17 Dicembre 2013
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Duemila metri quadri su tre livelli per l’undicesimo Eataly italiano.

Dedicato, in questo caso, al Rinascimento, non solo storico-culturale, come dimostrano le 80 nuove assunzioni, che il nuovo punto vendita dell’eccellenza enogastronomica italiana ha portato nel capoluogo toscano. 

Sì, perché di questi tempi più che la poesia sono i numeri che contano, e la versione fiorentina di uno degli esempi più belli del genio imprenditoriale italiano porta con sé fiducia ed entusiasmo per il futuro. Lo ha ribadito Matteo Renzi, presente all'inaugurazione: “E' importante che Farinetti abbia deciso di investire in Italia in un momento di crisi”. 


Matteo Renzi e Matteo Lunelli

Un fermento che si percepisce chiaramente stamani al taglio del nastro dell’ultima nata in casa Farinetti, in quei locali che per una vita hanno ospitato libri, sin dal 1840 quando qui in via Martelli 22 nacque la Libreria Marzocco, meritevole di aver pubblicato la prima edizione delle “Avventure di Pinocchio” di Carlo Collodi. Insomma, un luogo di coraggio e cultura, le stesse caratteristiche che hanno reso grande Eataly in questi anni. I libri saranno comunque ancora protagonisti in queste stanze insieme al meglio della produzione enogastronomica italiana sempre seguendo il motto secondo cui bisogna pensare locale e agire globale. A brindare davanti all'ingresso in segno di augurio, insieme al patron e a Renzi, c'era anche il presidente di Cantine Ferrari Matteo Lunelli. 

Il 50% delle referenze di Eataly Firenze parla toscano e non poteva essere altrimenti del resto vista la ricchezza del nuovo giacimento gastronomico in cui questo nuovo Eataly si trova a operare: dagli oli extravergine di oliva alla carne di razza Chianina; dalla finocchiona al prosciutto del casentino e alla tipica mortadella di Prato. Il pane toscano poi è l'abbinamento ideale per i sapidi paté e per l'antipasto toscano, mentre fagioli zolfini, fagioli di Sorana e ceci compongono l'offerta di legumi tipici. Il Mar Tirreno offre pesci come la palamita e opportunità gastronomiche ricercate come la bottarga. Tra le paste fresche troviamo i buonissimi pici, ottimi accompagnati dai migliori pecorini toscani e dal Sangiovese, da cui provengono alcuni dei più importanti ed apprezzati vini italiani. 

Ricca l'offerta in termini di ristorazione, sviluppata sotto l'attenta supervisione di Alessandro Frassica, in arte 'Ino (famosa bottega di panini in via dei  Georgofili) e rappresentata dai ristorantini tematici quali: verdure e zuppe firmato “Da Burde”, carne, pesce, salumi e formaggi, pasta e pizza e carne che avrà un banco frigo con costate e fiorentine cotte al momento su griglia a vista. Un’interessante novità è il ristorante “del lampredotto” di Luca Cai, l'ambasciatore dello streetfood fiorentino, che proporrà non solo il noto panino ma anche il lampredotto in zimino, la trippa alla fiorentina, lo stracotto di guancia e molto altro.

Il percorso per l'acquisto dei prodotti passa dalle bibite alla drogheria di dolci e salati, dal pane prodotto nel grande forno a legna a vista ai latticini, dall'ortofrutta gestito da Sandra e Viviano dell'Azienda Agricola Radici, ai salumi e formaggi, carne e pasta fresca. I reparti non-food sono rappresentati dai casalinghi, dalla cosmesi e dal corner EATinerari, una serie di aule didattiche per corsi di educazione alimentare per bambini e adulti coordinati dal giornalista e gastronomo Leonardo Romanelli, per scoprire i segreti di prodotti e ricette che hanno fatto grande l’Italia a Tavola. “Dio ci ha dato due cose per godere, il cibo di alta qualità e l'amore, basta questo per raggiungere l'estasi”, con queste parole Farinetti suggella la nuova vetrina dedicata al Made in Italy. In scaletta, la prossima apertura a Dubai. 

Valentina Paolini
 

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