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Scenari

Battaglia sul trade mark, Krug contro un piccolo produttore austriaco

10 Febbraio 2014
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Dopo il caso Veuve Clicquot vs Ciro Picariello che ha animato la rete e i media nei mesi scorsi (la maison aveva accusato il produttore icona dell'Irpinia di usare per il Brut il suo colore istituzionale), un altro colosso della Champagne si muove legalmente contro un produttore austriaco.

La guerra del trade mark si alimenta sempre di nuove battaglie legali che spesso vedono grandi aziende appunto contro i  piccoli. Infatti, Gustav Krug  possiede solo 16 ettari nel territorio di Vienna. Il contenzioso che lega questi due mondi così lontani dura però da un po' di anni. Il primo avviso legale la maison, che appartiene a Lvmh il gruppo più grande al mondo che detiene marchi di lusso, lo invia nel 2007. Questo primo tentativo di contatto non porta però nel periodo successivo alla rimozione del marchio e nel frattempo il Krug austriaco mette in produzione uno spumante. La maison a quel punto decide nel 2013 di ritornare all'attacco per far valere i diritti di marchio che in Austria sono registrati dal 1960. Le due parti ancora non si sono accordate e la questione è aperta. La tutela è un pincipio e uno degli obiettivi centrali per le aziende, e per quelle della Champagne un tema prioritario, dato che si tratta del vino più famoso al mondo. Ogni anno il Comité Interprofessionnel du vin de Champagne intercetta più di mille casi di infrazione.