Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Scenari

Etichetta d’origine, Italia e Slovenia non vogliono quella a semaforo

12 Dicembre 2020

Un confronto aperto e cordiale sulle priorità bilaterali e in ambito europeo,

che ha toccato diversi punti, dalle opportunità di collaborazione transfrontaliera, alla comune gestione delle risorse ittiche nell’Adriatico, alla necessità di mantenere il coordinamento sul tema delle etichettature alimentari, anche in vista del prossimo consiglio Agrifish di prossima settimana. Questi i temi al centro del bilaterale tra il ministro  delle Politiche Agricole Teresa Bellanova e il nuovo ministro sloveno Jože Podgoršek, alla sua prima visita in Italia. Bellanova ha voluto ancora una volta ribadire i cardini della posizione italiana circa una futura etichettatura nutrizionale fronte-pacco: volontarietà; solide basi scientifiche; taglio educativo e informativo invece che uso del colore per esprimere giudizi su cibi “buoni” e “cattivi”; esclusione dei prodotti Dop e Igp. In vista della discussione al prossimo Consiglio Agrifish, ha quindi auspicato un coordinamento più stretto tra Italia e Slovenia, alla luce delle perplessità sollevate da entrambi i Paesi a Bruxelles sul testo di conclusioni proposto dalla Presidenza. Bellanova ha poi ricordato “la proposta italiana di un sistema a batteria, più coerente con la normativa europea vigente, con gli obiettivi della strategia “farm-to-fork” e meglio corrispondente alla varietà e alla ricchezza delle diete salutari e sostenibili tradizionali, come la Dieta Mediterranea.

Sul tema della pesca il ministro ha auspicato che la Slovenia partecipi formalmente al Gruppo regionale Adriatica sottolineando che “per sviluppare una vera e propria intesa a livello regionale, prevista anche dalla Politica comune della pesca della Unione europea, la partecipazione formale della Slovenia rappresenterebbe un valore aggiunto importante, anche in vista dei negoziati sui prossimi dossier di interesse comune, a cominciare dallo sviluppo di un nuovo piano pluriennale di gestione per i piccoli pelagici in Adriatico”. Infine, nel corso dell’incontro si è affrontata la questione legata all’ipotesi di una Dop transfrontaliera del vino Terrano/Teran, oggetto di diverse criticità che le parti si sono impegnate a riesaminare.

C.d.G.