Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Scenari

Etnambiente, si allarga la rete dei comuni che dicono “no” alle discariche abusive sull’Etna

12 Ottobre 2018
etnambiente etnambiente


(Diego Bongiovanni, Christian Liistro, Valeria Carastro, Gregorio Calì)

Vi avevamo dato notizia del progetto Etnambiente, lanciato dalla Strada del Vino e dei sapori dell’Etna, in collaborazione con altre 19 associazioni del territorio, per dire basta alle micro discariche abusive sull’Etna. A distanza di  tre mesi dal primo test, iniziato nel Comune di Piedimonte Etneo, quali sono i risultati?  

Di certo sono positivi, al di sopra delle aspettative e a dispetto di chi credeva fosse impossibile innescare un circuito virtuoso di senso civico. La diffusione capillare dell’App di segnalazione di Etnambiente ha cominciato a muovere i primi passi verso la realizzazione della propria ambizione: una distribuzione capillare sul territorio dell’Etna e sui comuni limitrofi. Ebbene, in soli due mesi sul territorio di Piedimonte sono state ricevute circa 30 segnalazioni. Non poche, se si considerano i tempi pregressi e la mancanza del rispetto ambientale, che deturpava il territorio. Delle 30 segnalazioni ricevute, 20 sono state prese già in carico mentre 10 sono state rifiutate per motivi tecnici. Oltre i confini delimitati dal progetto, da tutta l’Etna, sono giunte circa 180 segnalazioni con il semplice passaparola.

Ma non solo. Iniziato da Piedimonte, comune dal quale è partito il test, il progetto Etnambiente si è esteso nell’ultimo mese ai comuni di Biancavilla, Bronte, Francavilla di Sicilia, Milo, Randazzo e Viagrande. Questo significa che i territori coinvolti sono ora tutti monitorizzabili, ma soprattutto denunciabili attraverso l’App. Altri 5 comuni hanno richiesto invece l’attivazione del protocollo d’intesa: Santa Venerina, Sant’Alfio, Aci Sant’Antonio, Adrano, Linguaglossa, Castiglione di Sicilia.

“L’unione di tutte le parti coinvolte (cittadini, imprenditori, istituzioni, associazioni) contro il problema ha cominciato a portare i propri benefici che speriamo vivamente possano trovare piena espressione durante la settimana dedicata alla SERR (Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti) – ha affermato Christian Liistro, coordinatore del progetto e consigliere nel CdA della Strada -. Durante questa settimana, che va dal 17 al 25 novembre, tutti i partner di Etnambiente, con il supporto del Dipartimento Acque e Rifiuti della Regione Siciliana, organizzeranno attività volte a sensibilizzare i cittadini e i bambini alla grave situazione dei rifiuti e, attraverso safari fotografici con l’App Etnambiente, a restituire una mappatura del territorio di grande utilità per le istituzioni preposte. In questa occasione, l’utilizzo dell’App sarà esteso a tutti i cittadini di Catania e provincia, e non solo ai cittadini dei comuni aderenti al protocollo Etnambiente. Una grande occasione per lavorare insieme e dare una mappa di pronto intervento a sindaci e funzionari regionali”.

L’ambizione adesso è quella di coprire tutti i 20 comuni dell’Etna. Non è certo facile lavorare sul cambiamento culturale ed innescare una nuova sensibilizzazione civica, ma qualcosa in tempi brevi è già cambiata. “Le stesse associazioni partner del progetto sono sorprese della maniera veloce con cui si è diffuso Etnambiente, che in poco tempo è diventato virale. Andiamo avanti così e non ci fermeremo fin quando l’Etna non avrà la cura che merita”, conclude Liistro. 

F.L.